I numeri che accompagnano l’industria di Como verso le fiere d’agosto sono tra i più positivi degli ultimi tempi, pur con tutte le cautele del caso.
“È una ripresa robusta- dice il presidente di Confindustria Como, Aram Manoukian – quella che ci consegna l’ultima congiuntura, dopo tre semestri consecutivi di crescita costante non ci possono essere più dubbi. Il nostro territorio ha dimostrato di non soccombere di fronte a condizioni avverse come l’aumento dei costi delle materie prime, i forti rincari dell’energia e l’ondata d’inflazione. Situazioni che non ci lasciano tranquilli per il prossimo semestre, soprattutto di fronte alla crescita nulla della Germania o alla recessione tecnica degli USA”.
Nei primi sei mesi del 2022 le aziende di Como registrano dinamiche di crescita per tutti gli indicatori: domanda, attività produttiva e fatturato hanno avuto incrementi a doppia cifra rispetto al 2021 (+13,7% sul fronte tendenziale e +12,4% sul versante congiunturale).
La capacità produttiva media è al 79,5% (73,7% per il tessile). Un terzo del fatturato è dovuto all’export (31,6% delle vendite totali); la principale area di destinazione è l’Europa occidentale (16,7%).
Tra i fattori negativi ci sono invece le materie prime, sia per i costi che per la qualità e le difficoltà di approvvigionamento. Poi il costo dell’energia elettrica e del gas.
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