TCBL, sigla europea per un tessile nuovo

Presentato a Prato il progetto europeo Textile & Clothing Business Lab con una mattinata di dibattito, presentazioni e approfondimenti guidati da Jesse Marsh, project manager, e da Besnik Mehmeti, dirigente del Comune di Prato, capofila di TCBL, il progetto creato per sperimentare nuove tecnologie e individuare nuovi modi di distribuzione.

A fare gli onori di casa l’assessore comunale allo sviluppo Economico Daniela Toccafondi, che ha insistito sulle finalità del progetto: “E’ necessario che le piccole imprese si mettano in contatto e in relazione tra loro per provare ad essere competitive e realizzare nuovi modelli di business. Da soli è impossibile emergere e resistere”.

Il progetto, finanziato nell’ambito del programma europeo per la ricerca “Horizon 2020“, affronta le sfide del settore tecnologia e ambiente (T&A) rispetto ai nuovi modelli di business e ai nuovi orientamenti al consumo. L’obiettivo del progetto consiste nello sperimentare nuove tecnologie e nell’individuare nuovi modi di distribuzione, il tutto in quattro anni e con laboratori ai quali dovranno partecipare le aziende che, entro il 31 marzo, possono decidere di aderire.

“Nei prossimi quattro anni – ha sottolineato Toccafondi – avremo a disposizione risorse e persone grazie alle quali le aziende potranno essere seguite e indirizzate. L’obiettivo è lavorare principalmente su due aspetti, ovvero l’ecosostenibilità e l’unione tra le nuove tecnologie di comunicazione e le imprese con processi produttivi di tipo tradizionale. Sviluppare sinergie tra queste due realtà porterà a produrre in tempi minori con costi minori e a creare consumatori sempre più informati. E’ sempre più importante stare all’interno di un circuito per capire come si muovono le altre realtà e avere l’occasione di incidere. L’Italia vanta aziende tra le più innovatrici nel settore tessile ma purtroppo non ha una grande capacità di relazionarsi e questo porta a far sì che siano gli altri spesso a fornire all’Europa indirizzi e direzioni diversi da quelli che necessiteremmo noi”.

Per far parte di TCBL ci sono tre strade: come membro della rete dei “Business Labs”, i laboratori, basati su mercati e tendenze emergenti, che dimostrino le potenzialità delle nuove idee e scenari di business; come membro del gruppo dei “Business Pilots”, i piloti, che traccino i percorsi di transizione dai modelli di business tradizionali ai nuovi modelli di business basati sull’innovazione delle tecnologie commerciali e produttive; oppure ancora partecipando agli spazi virtuali di conoscenza e ai servizi personalizzati a supporto dell’operatività dei “Lab” e dei “Pilots”.

Un percorso che, come tutte le idee nuove, ha bisogno di essere analizzato con attenzione dagli imprenditori, pratesi e non solo, per tradizione restii alle novità tecnologiche e ancora scottati dalla crisi ormai ultradecennale. A testimoniare della necessità di affidarsi, per esempio, al digitale sono stati chiamati Roberto Rosati, presidente di Pratotrade che ha presentato il portale pratoexpo.com, Francesca Fani, responsabile dell’innovazione per Confindustria Toscana Nord e Simone Paci, presidente di Cleviria, ma non sono mancati interventi dal pubblico.

A cercare di guidare o invitare i presenti nel cammino all’adesione sono stati anche l’assessore regionale alle attività produttive Stefano Ciuoffo, Francesco Marchi di Euratex, Francesco Molinari di Clear Communication, Enrico Ferro di IS Mario Boella e Maria Adele Cipolla di E-Zavod.

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