Sono già tanti i nomi importanti del tessile italiano presenti nel nuovo database per materiali tessili sostenibili e responsabili lanciato dal progetto Musa (Multilayered Urban Sustainability Action).
Il database è ospitato dalla piattaforma digitale multi-stakeholder R4Milanoecosystem, nata per avvicinare aziende e cittadini alle pratiche di sostenibilità e circolarità nel settore della moda e del design, fornire strumenti concreti per affrontare le attuali sfide ambientali e adottare e implementare soluzioni innovative utili a favorire lo sviluppo sostenibile e circolare dell’intera filiera.
Il database divide materiali e processi tessili responsabili, attraverso una classificazione dettagliata per tipologia di fibra, merceologia, applicazione, valori di sostenibilità e disponibilità commerciale ed è stato lanciato da Musa, un ecosistema dell’innovazione finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Il progetto vede la collaborazione tra varie università: Milano-Bicocca, ente proponente, Politecnico di Milano, Bocconi e Statale di Milano. Con loro numerosi partner pubblici e privati.
Musa è vista come la risposta alle sfide di Milano in tema di sostenibilità ambientale, economica e sociale, come spiega Camilla Carrara, assegnista di ricerca Università Bocconi, che si è occupata dello sviluppo del progetto e del coinvolgimento delle aziende, sottolineando l’importanza della trasparenza e della tracciabilità nel settore tessile e della moda: “Questo database – dice – rappresenta un passo avanti fondamentale per favorire una sostenibilità integrata. Non si tratta solo di scegliere materiali più sostenibili, ma di abbracciare una visione olistica che abbracci tutto il ciclo di vita del prodotto, dalle materie prime alla produzione, fino alla distribuzione e al riciclo, dando il giusto peso all’azienda dietro il prodotto”.
Lunga la lista delle prime adesioni: ACM Dettagli di moda, Albini Group, Alcantara, Amadeu materials, Berto Industria Tessile, Botto Giuseppe e Figli (nella foto un suo tessuto), Brunello, Candiani, Cervotessile – Gaspare Sironi, Citribel, COEX, Conceria Nuvolari, Cotonificio Olcese Ferrari, Desserto Europe, Directa Plus, Ditta Giovanni Lanfranchi – Lampo, Fili Pari, Flocus, Imbotex, Indorama Ventures, Innuance, Lanificio Bottoli, Lanificio Zignone, Linificio e Canapificio Nazionale, Manteco, Nilit (Nilitalia è sede europea), Officina+39, Opera Campi, Pinori Filati, Polybion, Ponda, Prodotti Alfa, RadiciGroup, Sylfib, Tessitura Colombo Antonio, Thermore, Vérabuccia, Ykk Italia.