La manifattura tessile italiana ha conquistato il primato europeo nella produzione di tessili tecnici ed il convegno Textile Made in Italy 5.0 ha voluto accendere dei riflettori su questa realtà spesso ignorata.
Il primato europeo è arrivato grazie al fatturato di 6,71 miliardi di euro che ha permesso di superare i competitor tradizionali come i Paesi nord europei. Il turnover dei tessili tecnici italiani rappresenta il 37,9% della produzione tessile italiana e il 25,8% dell’intera produzione europea. L’export arriva quasi al 50%, pari a oltre 3 miliardi. Il settore occupa poco più di 27.000 addetti in circa 2.800 aziende.
Tutti numeri trattati nel convegno, chiuso da due talk, con la moderazione della giornalista Nicole Bottini: “Performance e funzionalità, le nuove icone del mercato e del lifestyle” e “La tecnologia consapevole: tessili tecnici e sostenibilità”.
“Questo primo convegno – ha detto la presidente della sezione Tessili Tecnici di SMI, Elisabetta Gaspari – ha l’obiettivo di mostrare come questo primato debba essere una forte spinta a “fare sistema” in un modo nuovo. Abbiamo messo in luce un’eccellenza produttiva, che per troppo tempo era rimasta in ombra. Oggi i tessili tecnici sono un elemento fondamentale dello scenario di economia circolare che stiamo costruendo per gli anni a venire. E’ necessario che si aumenti la permeabilità tra i vari settori della produzione del Tessile&Abbigliamento come impulso alla crescita del nostro sistema moda”.
“Il tessile italiano – ha aggiunto il presidente di Sistema Moda Italia Sergio Tamborini – è ben conosciuto per il suo contributo fondamentale a servizio della moda, ha nella sua componente del tessile tecnico una declinazione indispensabile per le nostre vite, dal medicale alla tecnologia, dalla sicurezza all’edilizia, all’automotive, oltre a essere prezioso alleato per arginare problematiche ambientali”.
Foto: Tintoria Finissaggio 2000