Texworld, il benvenuto ai nuovi ospiti

Una Parigi ancora blindata e col tempo un po’ uggioso ha accolto i visitatori di Texworld e delle altre fiere di Messe Frankfurt a Le Bourget. Controlli capillari in aeroporto, un aereo evacuato per un allarme fortunatamente falso e i militari in metropolitana fanno ormai parte della ‘cartolina’ di Parigi degli ultimi tempi ma alle fiere (Texworld, Apparel Sourcing, Avantex e Shawls&Scarves) si sono presentati in tanti, con i bus navetta stazione-centro espositivo pieni già dalle prime ore di apertura.

E’ stato Michael Scherpe (nella foto durante la conferenza stampa davanti a più di cento giornalisti europei e asiatici), il responsabile dell’ufficio francese di Messe Frankfurt, a dare il via ufficiale ai saloni facendo di fatto da padrone di casa per i nuovi ospiti. Ad Apparel Sourcing debuttano infatti il Kirghizistan, la Cambogia (entrambi rappresentati da ambasciatori e rappresentanti dei vari ministeri economici), il Messico e Myanmar, mentre ad Avantex, dove la tecnologia la fa da padrone, spiccano Taiwan e la Corea del Sud ma ci sono anche cinesi, marocchini ed addirittura un’azienda irlandese.

Ma a dominare la scena è la Cina, con 618 dei 1004 espositori di Texworld (2 gli italiani). A favorire anche questa larga partecipazione è il piano China 2025 lanciato dal Ministero dell’industria e delle tecnologie dell’informazione: il colosso asiatico vuol ridurre del 70% entro i prossimi due anni la dipendenza tecnologica da aziende straniere favorendo l’automazione delle fabbriche con prestiti statali o vantaggi fiscali. Entro il 2025 nasceranno 40 centri di innovazione industriale per perseguire una strategia dichiarata: entro il 2049 la Cina aspira a diventare uno dei tre leader mondiali dell’industria, per festeggiare nel modo migliore i cento anni della Repubblica Popolare Cinese.

Condividi articolo