Dopo un secondo giorno di grande affluenza e ottimi movimenti tra gli stand domani Milano Unica affronta l’ultimo giorno di salone. La visita del presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, che ha incontrato molti imprenditori nei vari stand, ha dato ulteriore slancio al salone e agli organizzatori. Dal punto di vista delle collezioni tante ancora le cose da vedere per buyers e visitatori, dall’imponente (per dimensioni e proposte) Osservatorio Japan all’angolo della Corea del Sud, con tanto di hostess in abito tradizionale di seta.
Ma anche e soprattutto tanta Italia. Gruppocinque è a Milano Unica con un campionario più frazionato in pacchetti ben precisi per venire incontro alle esigenze dei clienti e a tirature con numeri non grandi come una volta. Cotone in più versioni, viscosa ed anche lino per creare capi che sfuggono al classico. E per non incappare in rigide stagionalità che ormai non esistono più basta cambiare colore o finissaggio. Intanto si è concretizzata anche una sorta di “unione” tra distretti, visto che l’azienda lariana ha affidato un ruolo di rinnovamento e ricerca ad un tecnico pratese.
“Anche per noi il 2016 è stato un anno tra alti e bassi – spiega Lorella Paulotto – ma siccome abbiamo scelto una strada di identità unica nel suo genere, con un campionario diverso da quello degli altri, sono sicuro che raccoglieremo i frutti e questi primi giorni di 2017 mi stanno dando ragione”.
All’orizzonte, ma non abbastanza rapidamente per pensare a Première Vision della prossima settimana, ci sono fibre nuove all’insegna della sostenibilità: “Stiamo testando Cupro e altre combinazioni con lino e cotone – conferma la Ceo di Gruppocinque – e speriamo di essere pronti per la prossima edizione di luglio”.
Tante scelte e via vai di attenti buyer anche allo stand di Dinamo, con Sandro Ciardi tornato al timone: “La fiera va bene – dice – anche se rimane il limite della ridotta internazionalità. Gli italiani non mancano mentre gli stranieri ancora non sono molti, forse anche a causa della contemporaneità con Munich Fabric Start; c’è chi ha fatto un giorno a Monaco e il giorno dopo qui”.
Tutti presenti invece all’appello di Angelico, che muovendosi per tempo ha organizzato gli appuntamenti in fiera riempiendo l’agenda: proposti il tinto in capo di lana estiva, con una fibra finissima e una personalizzazione estrema, mentre ha riscosso particolare successo la linea K1, per la quale l’azienda biellese ha potenziato il team di lavoro assumendo due nuovi disegnatori che hanno portato stampe digitali e jersey, uscendo un po’ dai binari del classico biellese. Il risultato è stato un +15% alla voce nuovi clienti. E di questi tempi non è poco.






