Edizione di luglio? Era meglio di no

Bottoli300Una voce fuori dal coro. Pacata ma fuori dal coro. E’ quella di Roberto Bottoli, imprenditore veneto da sempre contrario all’anticipo di Milano Unica a luglio e tuttora, a giochi fatti, convinto che la scelta non sia stata giusta. Si è fatto portavoce di altre cinque-sei aziende, poi la maggioranza ha vinto: “Se hanno deciso così che così sia”, dice nel suo stand di Rho.
I motivi del suo no sono molteplici, venati di passione per il suo lavoro e l’ambiente nel quale viene svolto: “Il nostro – dice – è un mondo fatto anche di garbo, di gusto e di rispetto per le persone. Perché si devono far venire clienti e visitatori a Rho con 40 gradi? Vogliamo vedere gente in infradito e bermuda? Persone sudate e accaldate, poco predisposte mentalmente a valutare una collezione invernale in quelle condizioni. Mi sembra che non si sia tenuto conto del ruolo che abbiamo e di quello che rappresenta la fiera come vetrina. Si è ridotto tutto all’aspetto commerciale”.

Poi c’è la motivazione più tecnica: “Per chi fa solo fantasia come noi – spiega Bottoli – non sarà facile avere il polso del mercato ed in più diamo modo ai nostri concorrenti di avere più tempo per copiare i nostri prodotti e farli girare in tutto il mondo. Evidentemente la maggioranza che ha votato per luglio non fa fantasia”.

Alla fine però Bottoli sarà presente anche a luglio: “Ci saremo perché è indispensabile esserci – conclude – speriamo che ci siano anche i clienti”.

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