Foto di Becca McHaffie su Unsplash

Ultra fast fashion limitato in Francia, Prato studia la situazione

Quale può essere il futuro della filiera pratese dopo la nuova regolamentazione francese sull’ultra fast fashion? Per rispondere a questa domanda Ordine dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati della provincia di Prato, Confindustria Toscana Nord, l’associazione Ex Allievi Buzzi e Museo del Tessuto hanno organizzato un convegno per domani, alle 17.30, al Museo del Tessuto.

La Francia è il primo Paese europeo a introdurre una legge che pone limiti concreti all’Ultra-Fast Fashion (ma è di venerdì la notizia che gli opening dei nuovi store Shein in Francia slitteranno “di qualche giorno o qualche settimana” dopo il record di persone arrivate al Bhv Marais di Parigi, sede del primo negozio fisico al mondo del brand: fino a 10mila al giorno), quindi di fronte a nuove responsabilità ambientali e finanziarie per i produttori di tessuti si aprono scenari inediti.

“La regolamentazione francese sull’Ultra Fast Fashion: impatti legati e nuove strategie di design per l’industria tessile” il titolo dell’incontro che punterà sul capire come questa normativa influenzerà le aziende italiane, i processi di design e le strategie produttive, con il contributo di esperti legali, rappresentanti aziendali e tecnici del settore.

Dopo i saluti di Giuseppe Moretti, presidente dell’associazione Ex Allievi ITS Buzzi e vicepresidente della Fondazione Museo del Tessuto, e di Francesco Marini, presidente della sezione Sistema Moda di Confindustria Toscana Nord, interverranno Silvia Gambi, founder di Solo Moda Sostenibile, Aldo Godi, co-fondatore dello Studio Legale TML, Roberto Rosati, titolare del Lanificio Fortex e Massimo Bruni, titolare di Moma Concept. A moderare l’incontro Marco Dominici, presidente dell’Ordine dei Periti Industriali e Periti Industriali Laureati della provincia di Prato.

Foto di Becca McHaffie su Unsplash

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Matteo Grazzini
Matteo Grazzini