Quale può essere il futuro della filiera pratese dopo la nuova regolamentazione francese sull’ultra fast fashion? Per rispondere a questa domanda Ordine dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati della provincia di Prato, Confindustria Toscana Nord, l’associazione Ex Allievi Buzzi e Museo del Tessuto hanno organizzato un convegno per domani, alle 17.30, al Museo del Tessuto.
La Francia è il primo Paese europeo a introdurre una legge che pone limiti concreti all’Ultra-Fast Fashion (ma è di venerdì la notizia che gli opening dei nuovi store Shein in Francia slitteranno “di qualche giorno o qualche settimana” dopo il record di persone arrivate al Bhv Marais di Parigi, sede del primo negozio fisico al mondo del brand: fino a 10mila al giorno), quindi di fronte a nuove responsabilità ambientali e finanziarie per i produttori di tessuti si aprono scenari inediti.
“La regolamentazione francese sull’Ultra Fast Fashion: impatti legati e nuove strategie di design per l’industria tessile” il titolo dell’incontro che punterà sul capire come questa normativa influenzerà le aziende italiane, i processi di design e le strategie produttive, con il contributo di esperti legali, rappresentanti aziendali e tecnici del settore.
Dopo i saluti di Giuseppe Moretti, presidente dell’associazione Ex Allievi ITS Buzzi e vicepresidente della Fondazione Museo del Tessuto, e di Francesco Marini, presidente della sezione Sistema Moda di Confindustria Toscana Nord, interverranno Silvia Gambi, founder di Solo Moda Sostenibile, Aldo Godi, co-fondatore dello Studio Legale TML, Roberto Rosati, titolare del Lanificio Fortex e Massimo Bruni, titolare di Moma Concept. A moderare l’incontro Marco Dominici, presidente dell’Ordine dei Periti Industriali e Periti Industriali Laureati della provincia di Prato.
Foto di Becca McHaffie su Unsplash








