John Kelley

Un pezzo di Londra volerà a Manhattan

Se la formula di Londra va bene perchè non provarla anche a New York? Deve aver pensato questo John Kelley, l’organizzatore della London Textile Fair quando ha pensato di mettere su Texfusion New York, versione a stelle e strisce del salone londinese che si è appena chiuso a Islington.

John Kelley“The London Textile Fair New York era un nome troppo lungo da usare – dice Kelley ridendo – quindi abbiamo scelto il nome di un’altra delle nostre fiere ma proporremo tutta la filiera tessile, a iniziare dai tessuti ed abbiamo già 110 conferme di presenza”.

Le date scelte sono il 16 e il 17 gennaio 2019, le stesse identiche di Première Vision New York, dove quindi si vivrà un Francia-Inghilterra a distanza di qualche isolato: una sfida inaspettata dal finale tutto da scoprire. Texfusion New York si terrà al Penn Plaza Pavillion, al centro di un quadrilatero formato dal Rockfellere Center, dal Fashion Insititute of Technology, dall’Empire State Building e da Chelsea Park, in piena Manhattan, a due passi dal Madison Square Garden.

3.000 dollari il prezzo di un tavolo, sullo stesso format della fiera di Londra: 4 sedie, gli stendini con i campionari e un open space solo per i contatti di lavoro.

“Il format qui funziona – spiega Kelley – e a questa edizione londinese abbiamo avuto 475 espositori con circa 650 collezioni, di più non è possibile fare. Numeri alti in un momento di mercato difficile, perchè mi sembra che la gente spanda sempre meno in abbigliamento e che la curva del grafico tenda al basso, soprattutto per la crisi dei marchi della grande distribuzione. Ma chi viene qui fa ordini e so che tutti hanno lavorato bene anche stavolta”.

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