Oggi è la “Giornata Nazionale per la lotta alla contraffazione e all’Italian Sounding per gli studenti” e l’Unione degli Industriali della Provincia di Varese ribadisce il suo impegno in una battaglia che riguarda il futuro di tutti, a partire da quello dei giovani.
Un impegno che va avanti da anni: lo scorso anno, l’Univa e il Gruppo Tecnico “Made in” di Confindustria avevano organizzato, in collaborazione con la LIUC – Università Cattaneo, la rappresentazione scenica dello spettacolo di teatro civile intitolato “Tutto quello che sto per dirvi è falso”, con l’obiettivo di sensibilizzare, soprattutto i più giovani, sui troppo spesso sottovalutati danni che la contraffazione può arrecare non solo all’economia e al sistema produttivo italiano, ma anche alla salute delle persone, alla dignità umana, al lavoro e all’ambiente. Lo spettacolo andrà in scena oggi a Bari, dove si svolge l’evento principale della Giornata anticontraffazione, voluta fortemente dal Gruppo Tecnico Made In di Confindustria e che verrà replicata ogni anno.
I numeri della contraffazione e dell’Italian Sounding, ovvero l’imitazione di un prodotto attraverso il richiamo a una presunta italianità dello stesso, sono impressionanti e rappresentano, secondo l’Ocse, il 3,3% degli scambi mondiali, per un valore di oltre 460 miliardi di euro.
L’Italia è il Paese europeo che paga il prezzo più alto; il fatturato illecito, secondo il Censis, è quantificato in oltre 7 miliardi di euro, altrettanti di perdite erariali e oltre 100 mila posti di lavoro sottratti all’occupazione legale.
Quella dei giovani sembra la categoria più tollerante rispetto all’acquisto di prodotti contraffatti; secondo l’Euipo, il 41% ritiene accettabile comprare merce di questo tipo, mentre il 15% dei ragazzi, di età compresa tra i 15 e i 24 anni, sostiene di aver acquistato consapevolmente prodotti non originali. Secondo i dati di Federalimentare, il fatturato stimato dell’Italian Sounding è di oltre 90 miliardi di euro.
“L’Italia è un Paese d’industria, non solo di moda e di prodotti enogastronomici senza paragoni al mondo – afferma Roberto Grassi, Presidente dell’Unione degli Industriali della Provincia di Varese e componente del Gruppo Tecnico “Made In” di Confindustria – Il Made in Italy è fatto anche di tanta industria meccanica, chimica farmaceutica e della gomma plastica; tutti settori che nel mondo sono copiati proprio perché incarnano quel ‘saper fare’ che fa dell’Italia la seconda potenza manifatturiera d’Europa”.
La lotta alla contraffazione non è soltanto una questione di natura economica che riguarda le imprese, ma un tema che coinvolge tutti, cittadini, lavoratori e consumatori.
“La diffusione del falso è una minaccia per il futuro dei giovani, senza contare i danni per l’ambiente e alla salute di tutti noi – prosegue Grassi – comprare un prodotto contraffatto non è solo illegale, ma è come rubare il futuro a noi stessi e alle future generazioni”.
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