L’ultima indagine congiunturale del Centro Studi di Confindustria Varese sul primo trimestre del 2023 ha messo in mostra un’apertura d’anno in continuità con l’andamento di crescita dei livelli produttivi registrato già a fine 2022, ma con incertezze e variabilità tra le filiere.
A dichiarare un aumento dei livelli produttivi è stata la maggioranza delle imprese (43,5%), con un saldo percentuale delle risposte positivo, ma inferiore a quello del quarto trimestre del 2022. Gli ordini invece sono prevalentemente in calo rispetto alla fine del quarto trimestre 2022.
Le attese sulla produzione per il secondo trimestre sono positive, ma in misura diversa a seconda delle filiere. Nel complesso quindi il quadro è favorevole ma con chiaroscuri legati a aumento del costo del credito e trasferimento a valle dell’inflazione alla produzione. Situazione più vivace per i mercati esteri, con i primi dati italiani sulle esportazioni a inizio anno positivi.
La situazione non è del tutto rosea per il comparto moda, che mostra un quadro di diffusa riduzione dei livelli produttivi, che riguarda il 64,7% delle aziende, contro poco più di un quinto che ne ha indicato un aumento (23,4%).
Le attese sul secondo trimestre sono all’insegna della cautela: ci sarà stabilità dei livelli produttivi per il 67,3% degli interpellati, mentre poco meno di un quinto si attende un aumento (19,8%). Gli ordinativi sono in flessione per il 49,2% delle aziende, ma all’estero prevale la stabilità (42,8%).