Il Tencel di Lenzing è stato tra i protagonisti dell’ultima edizione di Filo, dove è stato aperto anche un focus sulle fibre, una delle novità del settembre 2021.
Con uno stand caratterizzato da una una selezione delle fibre d’eccellenza, nel contesto dello spazio dedicato a Cittadellarte – Fondazione Pistoletto, Lenzing ha debuttato a Filo raccontando come dalle due diverse bioraffinerie di polpa di legno escano fibre, componenti chimici bio-based e bio-energia.
“Siamo l’esempio di un’economia circolare completa – dice Carlo Covini (nella foto), Business Development Manager Italia e Svizzera di Lenzing parlando anche nel ruolo dell’Austria nel richiedere gli alti parametri di sostenibilità e di emissioni nell’ambiente – e la vetrina di Filo è importante per far capire la nostra produzione”.
Le fibre Tencel sono dedicate ad un’ampia gamma di applicazioni ad alta specializzazione nel campo del
tessile e quindi scelte da diverse aziende manifatturiere che fanno parte della filiera della moda. Tra i tanti fili colorati nell’area dedicata a Cittadellarte in mostra le principali tecnologie, come Tencel x Refibra, che utilizza il riciclo di scarti tessili di cotone e la pasta di legno come materia prima da cui ricavare fibra cellulosica. In più Tencel x Indigo Color, che applica il pigmento direttamente all’interno della fibra durante il processo di filatura, Tencel Luxe, Tencel Carbon Zero e Tencel x Eco Clean, fibre sbiancate senza l’utilizzo del cloro.
Carlo Covini è anche intervenuto alla Networking Area parlando del “Lenzing’s biorefinery concept”, ovvero il legno, risorsa rinnovabile, utilizzato come sostituto universale di materie prime non rinnovabili, come ad esempio il petrolio greggio.