Visti in fiera – Keeling e il rispetto dell'oceano

Ecosostenibilità e tutela dell’oceano. Un obiettivo ambizioso? Non per il visionario marchio Keeling che debutta a Pitti Uomo 104 partendo proprio da quell’Oceano Indiano da cui prende il nome: le Isole Cocos (o Keeling appunto), territorio esterno dell’Australia costituito da due atolli e 27 isole coralline nell’Oceano Indiano, che ha nel simbolo due delle stelle della costellazione della Croce del Sud (quelle a 5 e 7 punte).

Non si tratta di un legame ideale, la sede dell’azienda è proprio in quel continente, ma è una realtà internazionale che mette insieme capitali e risorse umane provenienti da Emirati Arabi, Stati Uniti, Cina e Italia grazie a Sealand International, società emiratina con sede a Dubai, appartenente a Hercules Holding. Di italiano c’è anche il design.

La collezione Keeling Primavera Estate 2024 ha l’obiettivo di fornire un total look agli amanti del mare, dove natura e bellezza sono i caratteri predominanti. I capi sportswear, beachwear e per il tempo libero sono generati da un design unico e realizzati in tutto il mondo con materiali riciclati sostenibili. L’obiettivo della sostenibilità può essere raggiunto grazie al Clean Color, la rivoluzionaria tecnologia di tintura tessile sostenibile, che riduce significativamente l’uso di acqua fino al 98,9% e consente davvero di preservare i mari facendo penetrare le molecole del colore in maniera irregolare nelle fibre per conferire un aspetto irregolare alla superficie e rendere dunque ogni capo assolutamente unico.

“Il nostro brevetto permette di tingere i capi con una particolare soluzione che non lascia strascichi sull’ambiente. Siamo anche i proprietari esclusivi delle macchine che consentono l’adozione del Clean Color, per cui sono state avviate collaborazioni con diversi gruppi internazionali della moda”. Tommaso Conforti, Chief Technology Officer di Keeling.

Proprio per parlare di questo impegno in occasione di Pitti Uomo Keeling ha organizzato una conferenza stampa per illustrare la tecnologia Clean Color che permette, meglio di ogni altro brevetto sul mercato, di annullare i principali effetti dannosi e gravemente inquinanti della tintura, preservando l’acqua, il bene più prezioso per l’umanità. Tra i relatori Jonathan Huang, Presidente Pacific Garment, Jiping Wang, Responsabile R&S International Patent Clean Color, Andrea Claudio Galluzzo CEO Sealand International, David Edwin Wilson Arkless patrono di Keeling, Paolo Pecchioli patron di Keeling. La tecnologia è stata elaborata da un docente del Mit ed è stato acquistato da Keeling che ha dovuto investire in macchinari e in uno stabilimento pilota situato in Cina.

L’azienda è debuttante a Pitti ma esiste da 40 anni, raggiungendo un fatturato di 150 milioni di euro. Produce da sempre per terzi e questa è la prima collezione con marchio proprio, per ora solo dedicata all’uomo. La distribuzione partirà con i mercati del Medio Oriente, Italia, Grecia, Cipro, Usa, Canada. Attraverso negozi multimarca e quattro corner shop a Mikonos, Atene, Santorini e Cipro.

“Accanto al nostro impegno per l’ambiente – commenta a Pitti Uomo Andrea Galluzzo, CEO Sealand International – è quello di fare un prodotto bello e dal prezzo accessibile: solo in questo modo la battaglia per una moda sostenibile ha senso”.

 

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