Creatività, fantasia e materiali innovativi: prendete tutto in giuste dosi, mescolate ed otterrete la collezione P/E 2021 del Lanificio dell’Olivo. Potrebbe essere questa la ricetta per i filati dell’azienda che si è presentata a Pitti Filati adornando il proprio stand con una serie di installazioni artistiche di Chiara Bettazzi, che vive a lavora a Prato e che ha ornato con materiali di scarto recuperati nei magazzini tronchi e rami di piante e alberelli, creando una sorta di bosco colorato che richiama anche il tema della sostenibilità.
E richiama anche il tema del “fatto a mano” che accompagna la collezione del Cotton 4 Seasons con cotoni biologici, mentre in Scent of Linen domina il lino, in Les Oxydes ci sono viscosa e poliesteri e in Special Bright il filato arriva dal PET riciclato.
“Il 2019 è stato in linea con un fantastico 2018 – dice Fabio Campana, CEO dell’azienda – ma il nostro obiettivo è crescere in un mercato difficile che crea selezione. Bisogna intercettare i nuovi bisogni e fare filati più belli di quelli degli altri. Noi siamo molto organizzati e arriviamo in fiera con appuntamenti già presi ma siamo aperti a tutti i possibili nuovi clienti, perché adesso, con le tecnologie ed il web, ci vuole poco tempo a creare un’azienda di successo e quindi tutti devono ricevere la nostra attenzione”.
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