32 fuori, 133 dentro. Sono i numeri di oggi al Portello, con l’apertura di Prima Milano Unica con 32 gradi a rendere rovente l’avvicinamento alla fiera, dove 133 aziende stanno esponendo le precollezioni tessili e accessori di alta gamma per l’uomo e per la donna.
La seconda edizione di Prima, per giocare ancora con i numeri, deve confermare le ottime impressioni del luglio scorso che hanno convinto molte aziende a presentarsi a Milano per intercettare le richieste dei brand prima delle ferie di agosto.
Dalle 66 aziende del 2015 si è così passati alle 133 di oggi e domani, con tante (118) italiane, sei giapponesi, cinque francesi, due portoghesi, una britannica e una slovena, oltre a sei disegnatori che per la prima volta anticipano la loro presenza fieristica.
“Siamo molto soddisfatti della risposta degli imprenditori – dichiara il presidente di Milano Unica Ercole Botto Poala, che ha intrattenuto un dialogo costruttivo con i vari distretti nei mesi scorsi – e fa piacere riscontrare attenzione per nuove proposte espositive e di business da parte degli imprenditori, come sempre forti di un sano spirito imprenditoriale che non esclude, nelle sue dinamiche, il rischio. Ringrazio tutti gli espositori italiani ed esteri per avere dato forza a un momento che sempre di più acquista importanza all’interno di un mercato in rapida e costante evoluzione. Siamo orgogliosi della nostra manifestazione, un gioiello nel panorama mondiale, una nuova offerta con un’alta dimensione di qualità, servizio e creatività”.
I dati economici forniti da Milano Unica raccontano di un primo trimestre 2016 con le esportazioni che superano gli 800 milioni di euro, a fronte di importazioni per 436 milioni, con un saldo largamente in attivo, in crescita del +14% rispetto al corrispondente trimestre del 2015. Ottimo l’andamento delle esportazioni di tessuti di lino in questo trimestre (+28,9%), bene cardato (+8,6%) e pettinati di lana (+3,1%). Così così le esportazioni di cotone (-0,4%), male invece quelle dei tessuti a maglia catena (-13,1%) e di seta (-2,2%), dopo diverse stagioni in crescita.
Tra i mercati di sbocco l’incidenza dell’export Extra-UE (46,6%) resta inferiore a quello Intra UE (+53,4%), dove si segnala un andamento positivo in direzione di tutti i più importanti Paesi, tranne la Germania (-5,7%) che, tuttavia, continua ad essere il primo mercato di sbocco per i nostri tessuti. L’export verso la Cina registra un +17,3% e compensa largamente il calo (-12%) di Hong Kong. In calo (-5,4%) anche le esportazioni verso gli USA.
Foto di Andrea Erdna Barletta per Milano Unica