Le aziende varesine alla scoperta della Silicon Valley

Sono una trentina gli imprenditori italiani che stanno partecipando ad uno study tour negli Stati Uniti sulle tecnologie e le applicazioni industriali dell’Internet of Things grazie all’iniziativa di Univa e LIUC – Università Cattaneo che ripropone l’esperienza dello scorso ottobre.

Il tutto sotto l’egida della Piccola Industria nazionale di Confindustria, guidata dal presidente Alberto Baban. Il tour nella Silicon Valley (e non solo) prevede la visita all’International Consumer Electronics Show 2016 a Las Vegas, il giro nella Bay Area di San Francisco, dove attraverso visite ad aziende all’avanguardia che hanno adottato metodi di lavoro innovativi e attraverso incontri con imprenditori e docenti universitari, la delegazione italiana potrà ricevere una visione quanto più esaustiva dell’ecosistema e dell’ambiente imprenditoriale che caratterizza la Silicon Valley (grandi imprese, start up, venture capital, angel investors, incubatori ed acceleratori, co-working space, università, parchi scientifici) ed anche una visita a società come Google, LinkedIn, US Market Access, Cisco, Nebbiolo technologies.

L’obiettivo è toccare con mano e studiare le novità e i nuovi trend nel mondo dell’Internet of Things al fine di integrarli in un sistema produttivo ad alto valore aggiunto come quello italiano e partecipare ad interventi di alcuni dei più noti esperti mondiali delle tecnologie digitali.

“A inizio 2015 – commenta il responsabile delle Aree Economiche dell’Unione Industriali, Marco De Battista – ci eravamo dati l’obiettivo di fare del territorio varesino, anche per il tramite della LIUC, una testa di ponte per tutto il sistema produttivo nazionale nei confronti delle tecnologie e della conoscenza sul fronte della fabbricazione digitale in via di sviluppo in Silicon Valley. Questo percorso è ormai avviato e questa missione, in cui la nostra Unione Industriali ricopre un ruolo guida, conferma la maturazione del progetto e dei nostri intenti. L’obiettivo è quello di dar vita nel Varesotto a quella che abbiamo ribattezzato una competitiveness valley che facendo leva sulle tecnologie dell’Internet of Things possa fare sia da motore di sviluppo della dimensione tecnologica del nuovo modo di fare impresa, sia da sostegno di nuova e tradizionale imprenditorialità in ogni suo aspetto. E ciò a vantaggio tanto delle imprese high tech, quanto della realtà da noi molto radicata delle aziende manifatturiere medium tech”.

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