Testa a testa con esito forse a sorpresa nella corsa alla poltrona di presidente di Confindustria, con Vincenzo Boccia, imprenditore salernitano, che ha superato per 100 voti a 91 Alberto Vacchi, emiliano, forte tra l’altro del sostegno di Confindustria Lombardia che però non è stato sufficiente a garantirgli la vittoria alle urne.
Il successore di Giorgio Squinzi ha 52 anni, ha aziende nel ramo della grafica e dell’editoria e proprio con Squinzi ha condiviso il mandato presidenziale occupandosi di credito e finanza. L’elezione del presidente è avvenuta con le nuove regole della riforma Pesenti varate sotto la presidenza di Squinzi, quindi il voto è stato espresso dal Consiglio generale, con gli ex presidenti Antonio D’Amato, Emma Marcegaglia e Luca Cordero di Montezemolo. Il 28 aprile sarà votata la squadra del presidente, mentre il 25 maggio i delegati dell’assemblea privata voteranno ufficialmente il presidente, che si insedierà il giorno successivo in occasione dell’assemblea pubblica. Boccia e Vacchi erano arrivati al testa a testa dopo il ritiro dalla corsa di Aurelio Regina e Marco Bonomotti.






