Il viaggio di Filmar tra Franciacorta e Egitto

Italia ed Egitto legate da un filo di cotone in “Cottonforlife“, il cortometraggio che Filmar ha presentato a Firenze per raccontare il percorso di sostenibilità intrapreso ormai da anni.

Poco meno di mezzora di immagini che raccontano varie storie: quella di Sami, nato e cresciuto ad Alessandria d’Egitto, figlio di coltivatori di cotone, oggi è fotografo in Italia; quella di nonna Anna che 70 anni fa si innamorò e sposò un agronomo egiziano e che oggi scrive al nipote lontano; quella di Elena, chimica di laboratorio in Filmar, che vive tra Italia ed Egitto tra stage e corsi di formazione; quella di Karim che, grazie a Cottonforlife, trova occupazione rilanciando l’antica vocazione della
sua famiglia, la coltivazione del cotone.

Si parte dal Nilo per arrivare fino all’antica cantina Berlucchi e in luoghi sconosciuti come il Baladello, nel cuore della Franciacorta.

Il video è stato presentato in occasione di Pitti Filati dall’ad di Filmar Marco Marzoli: “Avevamo l’idea di realizzare un cortometraggio da tempo – ha detto – ma aspettavamo l’occasione giusta per farne uno non troppo didattico nè troppo patinato. E l’occasione è stata Cottonforlife ed è stata un’esperienza straordinaria, abbiamo anche unito due eccellenze come l’uva della Franciacorta e il cotone egiziano”.

A fare da ambasciatrici al messaggio di Cottonforlife l’inviata di Sky in Egitto Neliana Tersigni e Marina Spadafora, da sempre attenta alla sostenibilità nel tessile: “Cottonforlide – ha spiegato – rappresenta quello che dovrebbe essere la moda e questo film è un ponta tra l’Egitto e l’Italia che fa di Filmar un esempio di sostenibilità”.

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