Più espositori, più visitatori, più qualità e più scelta: Prima Milano Unica ha colto nel segno e forse ha tracciato un solco deciso tra passato e futuro, con tanti imprenditori che vedrebbero di buon occhio una Milano Unica direttamente anticipata a luglio, annullando così il tradizionale appuntamento di settembre, ritenuto per vari motivi (cambio delle stagionalità, anticipo sui calendari di sfilate e scelte dei brand, concorrenza con Parigi…) ormai superato.
Se Prima doveva essere una prova generale per questo cambiamento (ma non ci risulta che ci siano piani così ampi in tempi così brevi) allora possiamo dire che il bersaglio è stato colpito in pieno: rispetto al 2015 sono raddoppiati gli espositori (134 aziende contro 66) ma anche i visitatori, con 1.447 aziende per un totale di 2.900 operatori.
“Milano Unica non è tradizionalmente interessata ai numeri ma sempre e solo alla qualità dei clienti. Questa volta, però, poiché la qualità è di per sé la più alta immaginabile, non possiamo non comunicare questo incremento eccezionale che ha premiato un’offerta esclusiva al mondo perché composta da collezioni Donna e Uomo di pari livello” commenta soddisfatto Ercole Botto Poala, presidente di Milano Unica, che poi si lascia andare all’esaltazione del prodotto tessile italiano: “Non ci si stupisca se definisco Prima “maison internazionale”, di fatto lo è nell’accezione storica di casa della moda. La moda qui è a casa. Qui la moda trova sostanza, forma, colore come a Carrara Michelangelo sceglieva personalmente i blocchi da plasmare. Qui si scelgono i tessuti, un’offerta uomo donna esclusiva, che saranno poi plasmati in forma, anima, spirito del design. Il MoMa di New York dedicherà prossimamente, per la prima volta, una mostra alla moda, non suoni perciò come un’eresia accostare il nostro semilavorato e il prodotto finito a una forma d’arte”.
Tra i vari brand visti al Portello Brooks Brothers Usa, Vivienne Westwood, Max Mara con Laura Lusuardi entusiasta delle tendenze presentate da MU, Jill Sanders, Hugo Boss, Moncler, Giorgio Armani, Hermes, Stella McCartney, Harmont & Blaine, Ermenegildo Zegna, Chanel.
“Per quanto riguarda il mercato estero è stata registrata la partecipazione di 204 brand tra i più importanti al mondo provenienti da Regno Unito, Francia, Olanda per l’Europa, mentre per l’extra Europa è significativa la presenza del Giappone” conferma Massimo Mosiello, direttore generale del salone dando appuntamento all’edizione del 6-7-8 settembre a Rho.