Varese, le dimissioni arrivano con lo smartphone

La tecnologia arriva anche ne trattamento di fine rapporto tra dipendente e azienda grazie ad un accordo stretto dall’Unione Industriali varesina e l’Università Roma Tre. La burocrazia lascerà quindi spazio a pochi click sul cellulare e si eviteranno così i rischi di procedure troppo complesse dopo l’entrata in vigore della nuova normativa sulle modalità di comunicazione voluta dal Governo e entrata in vigore sabato.

Ora infatti per dipendenti e imprese separarsi consensualmente rischia di essere più difficile per la procedura più macchinosa nei passaggi. Da qui l’accordo sperimentale, e unico nel suo genere a livello nazionale, firmato dall’Unione degli Industriali della Provincia di Varese e dall’Università degli Studi di Roma Tre, presentato alle aziende del territorio durante un convegno tenutosi a Gallarate. Grazie all’intesa, nelle imprese associate all’Unione Industriali basteranno un click e uno smartphone.

La trafila decisa dal Governo a cui da domani dovrà sottoporsi un lavoratore dipendente che intende licenziarsi senza appoggiarsi ad un patronato, a un’organizzazione sindacale o a un ente bilaterale prevede prima la richiesta del Pin all’Inps accedendo al sito www.inps.it, poi l’accesso ad un altro portale, quello del Ministero del Lavoro (www.lavoro.gov.it), dove dovrà essere cercato, compilato e inviato un form on-line ed infine la trasmissione al datore di lavoro e alla Direzione territoriale del lavoro competente.

Le nuove regole sono state volute per contrastare il fenomeno delle “dimissioni in bianco”, ma rischiano di dar vita a procedure troppo complesse. La soluzione pensata dall’Unione Industriali varesina e dall’Università degli Studi di Roma Tre prevede che il lavoratore dipendente delle imprese associate all’Unione Industriali può contattare, o via telefono o via email, la Commissione Certificazioni dell’Università di Roma che organizzerà un collegamento in videoconferenza al quale il lavoratore potrà accedere o via web o Skype. Basterà dunque un pc, uno smartphone o un tablet, e, di fronte alla fotocamera, esibire a video un documento di identità. Le dimissioni sono così date formalmente. Sarà poi compito dalla Commissione dell’Università romana espletare tutte le procedure necessarie richieste dalla nuova normativa.

Stessa procedura potrà essere eseguita dall’impresa e dal lavoratore in caso di risoluzione consensuale del rapporto del lavoro. Anche qui, infatti, basterà un collegamento Internet e uno smartphone (oppure un pc dotato di web cam o un tablet). E il tutto avverrà a video.

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