Un tessuto innovativo che cerca casa

Un potere d’isolamento termico mai raggiunto prima, una sorta di feltro hi-tech che rispetto agli isolanti polimerici attualmente sul mercato è ignifugo e resistente anche alle altissime temperature. Potrà essere usato sia in ambito tessile che edilizio. Questa è la novità brevettata dal gruppo di ricerca dell’Università di Trento, adesso manca un’azienda che ne inizi la commercializzazione.

Il lavoro di ricerca è stato portato avanti dal gruppo di ricerca guidato da Gian Domenico Sorarù professore di scienza e tecnologia dei materiali e di materiali per l’energia dell’Università di Trento e composto da Emanuele Zera e Prasanta Jana del Laboratorio Vetro e Ceramici del Dipartimento di Ingegneria industriale.

Un tessuto “duro come la ceramica e morbido come la lana – ha spiegato Sorarù – un nano materiale nuovo che ha un potere di isolamento termico tra i più alti mai misurati finora. Si tratta di un feltro costituito da nanofibre di nitruro di silicio, un materiale ceramico già utilizzato in numerosi ambiti sia per la sua resistenza meccanica sia per la sua durezza. Si presenta sotto forma di un tessuto flessibile e pieghevole e può essere utilizzato sia in ambito edilizio sia nel vestiario per bassissime temperature”.

Il feltro viene ottenuto da una resina siliconica attraverso un trattamento ad alta temperatura. La conducibilità termica di questo materiale è pari a 19 mW/mK e solo l’aerogel di silice può raggiungere valori così bassi, ma risulta molto più complicato e costoso da produrre.

“Rispetto agli isolanti polimerici attualmente sul mercato, inoltre, – continua Sorarù – è ignifugo e resistente anche alle altissime temperature. Per questo potrà trovare impiego in altri ambiti quali l’isolamento termico ad alta temperatura, la filtrazione di liquidi e di gas caldi e l’assorbimento di onde elettromagnetiche”.

Il nuovo nanomateriale aspetta dunque solo di essere sviluppato per la produzione industriale o di dare vita a una start up. Sorarù conclude: “Lancio un invito alle aziende attive nel settore tessile, dei materiali per l’edilizia o dei materiali avanzati in generale perché vengano a conoscerci e si possano stringere accordi di collaborazione per passare dal brevetto al mercato. Al tempo stesso credo, per le caratteristiche uniche del materiale che lo rendono altamente competitivo per prestazioni e costi, ci siano i presupposti anche per creare una start up“.

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