Sono ‘confortanti’, come ha detto il presidente di Unindustria Como Fabio Porro, i numeri che riaccompagnano al lavoro le aziende comasche dopo la pausa estiva. L’aggettivo si riferisce ai dati congiunturali ala fine del primo semestre: “I dati sono abbastanza confortanti – ha detto Porro – considerando il lungo periodo di attesa e incertezza a livello politico interno dovuto alla campagna elettorale e alla formazione del nuovo Governo. Ciò che conforta è soprattutto una leggera ripresa delle assunzioni, un dato che non aveva segno positivo da prima della lunga crisi. Questo dimostra che la cosiddetta rivoluzione 4.0, supportata anche dai provvedimenti legislativi, non ha avuto conseguenze negative sul mercato del lavoro ma, al contrario, ha offerto nuove opportunità o stabilizzazioni grazie anche al Jobs Act. Il nostro auspicio è che il nuovo Governo mantenga le norme favorevoli allo sviluppo avviate durante la precedente legislatura, incrementando questi provvedimenti per incidere ancor di più sull’occupazione e sull’economia in generale attraverso una vera e propria politica industriale”.
Nel primo semestre l’economia comasca ha avuto un andamento in linea col 2017, chiuso in ripresa rispetto all’anno precedente. Dall’indagine di Unindustria Como è emerso un quadro nel complesso positivo, anche seno più contenute le performance del settore tessile, comunque in positivo.
Gli ordini hanno visto un incremento (2,6%), come il fatturato (2,3%), soprattutto tra aprile e giugno. Sul fronte del credito il 15,7% delle imprese ha segnalato un incremento delle spese e delle commissioni bancarie, un dato in peggioramento rispetto alle rilevazioni precedenti. Prosegue inoltre il rialzo dei costi di approvvigionamento delle materie prime, ormai una costante degli ultimi mesi: +3,7% rispetto ai primi sei mesi dello scorso anno e in aumento del 2,9% nel corso del 2018.
Un’azienda su dieci ha dichiarato di aver effettuato nuove assunzioni, contro appena il 2,4% del campione che ha invece ridimensionato il personale. Le previsioni per i prossimi sei mesi sono orientate al mantenimento dei livelli occupazionali. Le aspettative per il proseguo del 2018 sono nel complesso ottimistiche. Le imprese si aspettano una crescita degli ordini (+1,9%), dell’attività produttiva (+1,3%) e del fatturato (+2,0%) rispetto ai primi sei mesi dell’anno.