Fine di ottobre con importanti momenti di passione e condivisione di intenti per Filmar, con l’incontro tra i coltivatori egiziani ed i brand della moda.
La materia prima è diventata così un elemento di coesione fra gli addetti alla filiera all’insegna delle parole chiave passione, perseveranza e partnership, alla base del progetto Cottonforlife. Insieme all’UNIDO e all’iniziativa “The Egyptian Cotton Project” e in collaborazione con la Cotton Egypt Association, Filmar ha condiviso preziosi momenti con i contadini egiziani, importanti brand della moda internazionali e diversi attori del settore tessile e moda. A Kafr El Sheicknel Delta del Nilo è stata celebrata la prima raccolta di cotone egiziano coltivato, in fase sperimentale, secondo il sistema del Better Cotton.
Rappresentanti di Christian Dior Couture, Stella McCartney, Hugo Boss, Marks & Spencer’s, John Lewis e Macy’s hanno poi incontrato i contadini e i piccoli agricoltori che hanno intrapreso la sfida della sostenibilità, adottando pratiche agricole innovative e best practices di raccolta per ridurre i rischi di contaminazione.
I produttori e i traders hanno adottato la zero tolerance per il lavoro minorile e garantiscono la totale tracciabilità delle fibre. Nella sede di Filmar Nile Textile i partner hanno toccato con mano e visto come i filati Filmar vengono realizzati, attraverso tecnologie green all’avanguardia e nel rispetto dei principi di una moda priva di sostanze chimiche in linea con la campagna Detox e il programma ZDHC.
Poi la partecipazione alla tavola rotonda, organizzata da UNIDO in collaborazione con la stessa Filmar e la Cotton Egypt Association. Ha partecipato anche il CEO di BCI, Alan McClay che ha confermato l’interesse e la disponibilità dell’associazione da lui presieduta a sostenere l’avvio della produzione di Better Cotton in Egitto.
Il presidente di Filmar Nile Textile Enrico Marzoli ha confermato che la domanda di BCI e cotone biologico è in costante aumento e per questo ha sottolineato come i principi fondamentali, relativi a diritti umani, standard lavorativi e tutela dell’ambiente siano tematiche imprescindibili per tutti coloro che vogliono essere competitivi sul mercato.
Marzoli ha incoraggiato i policy makers egiziani a rafforzare i servizi logistici a fronte dell’importanza di garantire tempi di consegna veloci ai propri clienti come fonte di vantaggio competitivo.