Con una ricerca, un disciplinare di produzione e una campagna sui marciapiedi di Milano il Consorzio Vera Pelle Italiana Conciata al Vegetale ha voluto testare (e testarsi) lo stato dell’arte nel rapporto pelle-sostenibilità.
“Abbiamo una responsabilità nei confronti della società e la nostra sfida è raggiungere un modello di sistema in grado di garantire principi di sostenibilità a livello sociale, economico ed ambientale” ha dichiarato il presidente Leonardo Volpi alla presentazione della ricerca condotta dal chimico Gustavo Adrián Defeo nei laboratori di Ars Tinctoria, specializzata in analisi al radiocarbonio, che, attraverso una tecnica innovativa messa in atto in collaborazione PPQ Sense (spinoff dell’ Istituto Nazionale d’Ottica), ha misurato l’incidenza del carbonio bio-based (di origine biologica) e la presenza di derivati del petrolio sui campioni delle 20 concerie toscane associate, confrontandolo con quello nei materiali alternativi.
“Volevamo dimostrare con dati scientifici che andiamo nella direzione della circolarità e che la tradizione resta la scelta migliore da perseguire” ha spiegato il presidente. E la ricerca ha confermato che le pelli analizzate, trattate con estratti vegetali secondo il Disciplinare di Produzione del Consorzio, raggiungono contenuti di carbonio bio-based intorno ad una media del 95%, collocandosi nella fascia più alta (80% – 100%) dei materiali di origine biologica contemporanei come cotone e lana, contro una media del 25% presente nei materiali alternativi dichiarati sostenibili perché derivati da cactus, ananas, mela o altri tipi di vegetali.
Ars Tinctoria ha misurato il carbonio con una tecnica simile a quella che si usa per datare i reperti archeologici. È stato così possibile determinare quanta parte è biologica e quanta è derivata dal petrolio in una grande quantità di materiali presenti nel settore della moda.
La campagna Floor a Milano invece, portata avanti su alcuni marciapiedi intorno alla Stazione Centrale e nel quartiere di via Solari è basata su trenta graffiti che riproducono l’impronta della mano, certificato di garanzia del Consorzio, ed indicano la percentuale media di carbonio bio-based nella pelle al vegetale, pari al 95%, confrontata con quello di origine fossile e un QRCode invita chi passa a scoprire quanto siano sostenibili i capi e gli accessori indossati in quel momento, fornendo il rapporto percentuale.