Festeggiamenti all’insegna dell’amarcord ma anche del presente per i 50 anni di Cogefis, il Comitato Gestione Fondo Intervento Sociale nato nel 1974 dall’accordo tra l’allora Unione Industriale Pratese e CGIL, CISL e UIL di Prato, che vollero costituire un fondo sociale che veniva alimentato dal versamento da parte delle aziende di una somma pari all’1% della retribuzione ordinaria dei dipendenti.
L’obiettivo era realizzare concordemente servizi sociali a beneficio dei lavoratori dell’industria pratese. Con gli anni Ottanta il meccanismo del contributo aziendale è stato superato da altre forme di sostegno al welfare, ma il Comitato è ancora oggi una realtà operativa. Ieri la festa per i 50 anni, con l’annuale cambio della guardia alla presidenza, con il subentro di Marco Bucci, segretario della CISL Firenze-Prato, alla vicepresidente di Confindustria Toscana Nord Fabia Romagnoli.
Il regalo è stata una donazione alla città di Prato di 20 defibrillatori per altrettante aziende del territorio, individuate in modo da andare a colmare lacune nella distribuzione areale. Il primo è stato assegnato alla tintoria Ma.Vi. e collocato nella sede dell’azienda nel Macrolotto 1.
“I contributi economici che Cogefis ha distribuito nel corso del tempo a favore dei lavoratori e della comunità pratese – spiega il neo presidente di Cogefis Marco Bucci – sono stati importanti per entità e per rilevanza sociale. Nella prima fase si è andati dalla formazione professionale alla sicurezza agli asili nido, dai trasporti alla medicina del lavoro e alla ricerca, dalla prevenzione alle mense. 2 miliardi e 250 milioni di lire in tutto, per poi entrare in una seconda fase dove ha sostenuto la FIL-Formazione Innovazione Lavoro”.
“I defibrillatori – aggiunge la vicepresidente di Confindustria Toscana Nord e di Cogefis Fabia Romagnoli – vanno in direzione della tutela della salute dei lavoratori e anche di qualsiasi cittadino che si trovasse in zona e avesse necessità di un intervento salva-vita. L’adeguata formazione per l’utilizzo sarà fatta in collaborazione con la ASL Toscana Centro con un primo corso per le persone individuate nelle aziende e con l’associazione di medici pratesi di medicina d’urgenza IEMIG-Italian Emergency Interest Medicine Group, per i successivi aggiornamenti”.
Nella foto il defibrillatore installato alla Ma.Vi con, da sinistra a destra, Lorenzo Pancini, Marco Bucci, Fabia Romagnoli, Rodolfo Zanieri e Alessandro Vaiani (funzionario di Confindustria Toscana Nord, anch’egli componente il Consiglio di Cogefis).