Conferma sulla buona presenza di visitatori, smentita sulla mancanza di buyer stranieri. I numeri finali di Filo parlano di un + 14% di presenze rispetto all’edizione primaverile del 2016 e di aumento dei compratori internazionali.
“L’affluenza dei buyer superiore alle attese – dice Paolo Monfermoso (nella foto) – conferma che le nostre scelte organizzative, seguite all’evoluzione del calendario fieristico del settore tessile-abbigliamento, rispondono alle reali esigenze delle aziende, sia quelle espositrici, sia quelle visitatrici. L’aumento delle visite dei buyer stranieri, poi, è significativo perché riflette, da una parte, il ruolo che Filo ha assunto a livello internazionale e, dall’altra, l’interesse che la produzione d’eccellenza delle nostre aziende espositrici riscuote in tutto il mondo. Avevamo già avuto un segnale positivo dalle iscrizioni online (+53%, ndr), che dimostravano come la visita a Filo fosse programmata”.
Molto apprezzata anche la presenza dell’assessore milanese Cristina Tajani nella giornata inaugurale: “Personalmente – continua Monfermoso – ho avuto il piacere di ospitarla, di valutare la sua attenzione per il nostro salone e di gettare le basi per una visita ancora più lunga nella prossima edizione di settembre. Ed ascoltando il sentiment delle aziende, che è quello che ci interessa, ho capito che la formula degli ultimi anni piace. Infine ho visto con piacere la buona presenza di aziende pratesi, segno che le nostre visite ai distretti prima della manifestazione sono importanti”.