Al Museo della seta con il papà

Una festa del Papà speciale a Como, con una visita insieme al Museo della Seta, compiuta a un prezzo speciale: un’occasione per scoprire insieme i segreti e meraviglie della lavorazione della seta. L’occasione è domani 18 marzo dalle 10 alle 13.

Oltre alle esposizioni permanenti, sarà l’occasione per vedere la mostra dedicata alle sculture di Bruno Luzzani, in “dialogo” con alcuni selezionati materiali tessili del proprio archivio. Fino al 16 maggio infatti, questa originale mostra sorprenderà i visitatori mettendo in luce le affinità impreviste tra materiali tanto distanti. Tra la pietra e il legno delle opere dello scultore e la seta dei tessuti del Museo si intreccia infatti una poetica che li unisce, grazie soprattutto a processi di lavorazione creativi: artistici, artigianali o industriali.

Il progetto è stato ispirato dalla donazione della scultura intitolata “Omaggio al tessile” dedicata a Giannino Brenna che il Museo ha da poco ricevuto. Quest’opera di Luzzani, in marmo bianco delle Alpi Apuane, riproduce nella pietra la morbidezza della seta, filato prezioso e simbolo di una lavorazione industriale che ha reso Como famosa in tutto il mondo. Collocata all’ingresso del Museo accoglie il visitatore anticipando le caratteristiche “seriche” della mostra stessa.

Il tema del tessile è del resto ben presente nella ricerca artistica dello scultore. Riconosciuto come disegnatore e artista, ha lavorato per anni anche nel campo: “Vengo dal disegno per tessuti – afferma – Il senso del panneggio e della velatura l’ho portato anche nella mia scultura, dove a poco a poco ho iniziato a confrontarmi con i materiali: prima il legno, poi il tufo e infine il marmo. Con la pietra moltrasina sempre nel cuore, però”.

Le opere di Luzzani oggi presenti al Museo della Seta si ispirano a cravatte, a nodi, a drappi panneggiati, o ancora a tessuti stampati o Jacquard e sono realizzate in marmo, pietra moltrasina e legno. Alcune di esse sono esposte al pubblico per la prima volta, nonostante siano datate tra gli anni ’80 e ’90: si tratta infatti di opere legate al tessile, realizzate da Luzzani per una committenza fatta di aziende del territorio e collezionisti privati. Come nel caso della grande incisione artistica, stampata su seta, della lunghezza di sette metri, unica nel suo genere.

A corredo e in dialogo con queste opere, il Museo – che intende divulgare la conoscenza del proprio materiale d’archivio presso il grande pubblico – propone una carrellata di materiali sul tema: campionature, tavole di “cravatte d’artista” provenienti anche dalla recente donazione Alvaro Molteni, ma soprattutto cravatte realizzate in seta delle collezioni raccolte negli ultimi 30 anni.
La Sala Moda del Museo ospita una fantasiosa mostra di abiti femminili per i quali proprio le cravatte sono protagoniste e reinventate come accessori o complementi, sofisticati e originali.

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