Tra le novità di ITMA 2015 c’è Amni Soul Eco che Rhodia, parte del Gruppo Solvay, ha lanciato in tutto il mondo proprio al salone milanese. Si tratta del primo filato poliammidico biodegradabile, sviluppato in oltre cinque anni di ricerche e che in tre anni, una volta risposto in discarica, si decompone. Un passo avanti notevole nella tutela dell’ambiente e anche una risposta alle esigenze di consumatori sempre più attenti, come spiega Daniela Antunes (nella foto), business development manager di Rhodia: “Siamo riusciti a modificare la molecola facendola diventare completamente biodegradabile e in discarica può diventare anche fornitrice di gas proprio come le biomasse”.
Amni Soul Eco, finalista a ITMA 2015 Future Material Award, nella categoria Best Innovation – Sustainable Textiles, ha già ottenuto la certificazione internazionale Oeko-Tex (standard 100, classe 1) e due riconoscimenti: Kurt Pulitzer Prize, conferito da ABIQUIM (associazione di industrie chimiche), e un premio dell’American Chamber of Commerce (AMCHAM).
“Alla Solvay – spiega ancora Daniela Antunes – lavoriamo per mega tendenze, seguendo tra gli altri tessile, cosmesi, wellness ed anche la parte eco. In più abbiamo diverse divisioni, dall’automotive all’aeronautica e al personal care, con 1500 persone che ci consentono un continuo scambio interno di conoscenze e questo ci permette di migliorare i prodotti senza dover alzare troppo il prezzo. E poi investiamo in ricerca e innovazione in modo evidente, se si pensa che nell’ultimo anno abbiamo rinnovato il 40% del parco macchine”.
A ITMA avete trovato la risposta attesa?
Sì, ottima. Io sono venuta per la prima volta a ITMA nel 1995 proprio qui a Milano e la fiera era molto tecnica e settoriale. Adesso invece è aperta ai brand della moda, ai produttori di abbigliamento. C’è tutta la catena del settore, sia dal puno di vista del prodotto che della provenienza geografica.