Un aumento assolutamente imprevedibile per le ore di Cassa Integrazione Ordinaria nel Comasco: nei primi due mesi del 2016 le ore di Cig erano state 13mila ore, nei primi due mesi del 2017 sono state 528mila, con un incremento che supera il 3.900%. Per fortuna sono in controtendenza le altre forme di Cig (straordinaria e in deroga), tanto che in totale il confronto dei primi due mesi dà l’ammortizzatore sociale in calo del 23,6%.
A fare questo confronto la Uil di Como, basandosi sui dati dell’Inps. “In provincia di Como ha influito negativamente la cassa ordinaria, aumentata di oltre il 3.900% rispetto allo stesso periodo del 2016 – afferma Salvatore Monteduro, segretario generale della Uil del Lario – È il distretto tessile a pesare enormemente, con un’incidenza del 37% sul totale della cassa integrazione ordinaria del bimestre”.
Le ore di Cig ordinaria chieste dalle aziende tessili, azzerate all’inizio del 2016, sono infatti salite a quota 196mila nei primi due mesi del 2017, coinvolgendo, secondo le stime della Uil, 576 lavoratori. Per quanto riguarda le altre forme di cassa integrazione, nel Comasco quella straordinaria è scesa da 1 milione e 610mila ore a 726mila (-54,9%) mentre quella in deroga si è ridotta del 34%, passando da 136mila a 90mila ore. Il calo complessivo è stato, come detto, del 23,6%. La riduzione di ore di cassa integrazione totale ha interessato tutti i settori produttivi: industria (-23,5%), eccezion fatta per il tessile, edilizia (-17,9%), artigianato (-25,4%) e commercio (-29,8%).
“Il periodo preso in esame è troppo breve per capire se la ripresa c’è o meno – continua Monteduro – anche in considerazione del fatto che i dati relativi alla fruizione delle integrazioni salariali degli ultimi anni non sono agevolmente confrontabili, in quanto risentono delle novità introdotte dalla riforma del Jobs act in materia di ammortizzatori sociali”.