Bonotto: quando l’arte sposa l’arte

Colonne che si vestono di tessuti e bellezza. E’ quanto avvenuto grazie a BonottoEditions, il progetto artistico nato dalla storica Manifattura Bonotto, voluto da Giovanni e Lorenzo Bonotto, guide dell’azienda Bonotto Spa e da Cristiano Seganfreddo, qui anche in veste di direttore creativo.

In questa occasione è stato coinvolto l’artista visivo Nanni Balestrini (uno dei massimi esponenti dell’avanguardia letteraria italiana da gli anni ’70) per una scenografica installazione: tutte le 9 colonne del Museo del ‘900 sono state rivestite con pregiati arazzi su cui sono state tessute le opere di Balestrini.

Colonne verbali, questo il nome dell’installazione, rimarrà esposta al pubblico fino al 28 agosto.
BonottoEditions è un contenitore sperimentale di artigianalità e innovazione, dove l’amore per la materia si fonde perfettamente con la capacità creativa e innovativa della nostra cultura; un progetto editoriale concentrato sulla rarità, che propone oggetti extra-ordinari dove il tessuto, con le sue infinite varianti, crea un vero e proprio mondo inaspettato.
Nanni Balestrini, poeta, scrittore e artista visivo, sin dagli anni Sessanta ha partecipato ai movimenti più radicali nel campo dell’avanguardia letteraria e artistica europea, sperimentando le possibili relazioni tra parola, testo e immagine.

Il progetto artistico site-specific creato per il loggiato rinascimentale del complesso delle Leopoldine, è realizzato da MUS.E in collaborazione con BonottoEditions. Si tratta di nove arazzi monumentali diversi tra loro, alti 5 metri, realizzati su disegno dell’artista, rivestiranno le colonne del loggiato del Museo Novecento creando un insolito dialogo con l’architettura, la Basilica e piazza Santa Maria Novella.

L’inaugurazione dell’allestimento è stata lo scorso mercoledì per mano del sindaco di Firenze Dario Nardella
Nelle Colonne Verbali di Nanni Balestrini la parola, elemento portante della grammatica e della comunicazione verbo-visiva, viene intesa in analogia con la colonna, presupposto basilare della sintassi architettonica.
Oltre all’installazione pubblica nel loggiato esterno, due arazzi tangibili abitano il chiostro delle Leopoldine quale segnale di raccordo con l’esposizione, all’interno del Museo, dell’opera storica La dulze vita, offerta in dono da Nanni Balestrini alla città di Firenze.

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