Da Milano a Parigi seguendo il filo della sostenibilità. Carlo Capasa, presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana, ha scelto questo tema per il suo intervento a Milano Unica e probabilmente farà lo stesso martedì prossimo a Parigi in un incontro a Première Vision.
“Noi di Camera Nazionale – ha detto – siamo i più grandi consumatori dell’eccellenza prodotta da chi espone a Milano Unica e possiamo dire che gli italiani sono gli unici che unendo gli sforzi tra designer e produttori sono capaci di creare un tessuto in una notte. Ma il tema che voglio affrontare è quello della sostenibilità, la nuova frontiera per la nostra filiera. Ad oggi il 7% dei consumatori orienta il suo acquisto su un prodotto sostenibile; sembra poco ma non lo è, se pensiamo che fino a pochi anni fa la percentuale era vicina allo zero. Il 70% è invece interessato al tema, che tra qualche anno sarà lo spartiacque negli acquisti”.
Quindi Capasa è sceso nei dettagli del lavoro che attende un tavolo allargato: “La Camera della Moda nel 2012 ha redatto un manifesto per la sostenibilità – ha detto – con dieci punti di impegno per le aziende socie ma poi è nata l’esigenza di creare un tavolo di lavoro che elaborasse degli standard uguali per tutti ed abbiamo contatto Sistema Moda Italia, iniziando così la collaborazione che prosegue oggi lungo quattro linee guida. La prima è quella della chimica, per uniformare processi lavorativi e contenuti e siamo alla fine del percorso; la seconda riguarda gli ambienti di lavoro, dalle aziende agli uffici e ai retailer ed è ben avviata; la terza ci consentirà in futuro di tracciare bene gli approvvigionamenti di materie prime; la quarta, che richiederà ancora un paio di anni di lavoro, tocca i temi delicati del sociale e dell’ambiente. Tutto questo per rendere il prodotto italiano ancora più unico”.