A Shanghai l’Italia fa tendenza

Tutti dietro a un cartello con scritto “Trend tour”, come in una gita turistica: ma in questo caso davanti a decine di persone, cinesi ma non solo, c’è una guida d’eccezione, Ornella Bignami, che per questa edizione ha curato le tendenze di Intertextile Shanghai Apparel Fabrics. E per curato si intende dalla A alla Z, dalla scelta dei campioni da esporre alla progettazione e all’allestimento del forum espositivo.

Presenza immancabile alla principali fiere internazionali e infaticabile professionista Ornella Bignami, con la sua Elementi Moda, ha lavorato in team con la giapponese Sachiko Inoue, con lo studio di New York Doneger Tobe e con l’agenzia francese Nellyrodi.

Un concetto espresso durante la presentazione delle tendenze ha colpito più di tutti: l’importanza del tatto nel riconoscere la qualità di un tessuto. “In Cina cominciamo a capirne il valore – dice Bignami alla fine del tour – e ad avere una sensibilità vicina alla nostra”.

Tra i tanti tessuti appesi c’è anche un po’ di Italia, ma…
Non molta, purtroppo, ed è un peccato perché l’area delle tendenze è molto frequentata qui ad Intertextile.

Una frequentazione che rafforza il valore delle fiere?
Sì, rimangono eventi importanti, soprattutto se ci sono forum di qualità e specifici, come qui, dove si incontrano fashion, design e immagine.

Merito soprattutto suo?
C’è stato un lavoro di squadra. A rotazione ci assumiamo dei compiti. Quest’anno mi è toccata tutta la parte dell’area trend, compreso il progetto della struttura, che ho seguito con gli esperti di fiducia. Devo dire che ho trovato anche tanta disponibilità da parte degli organizzatori della fiera e abbiamo iniziato ad allestire per tempo finendo senza problemi. Per la prossima edizione avrò invece il compito di preparare il trendbook.

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Matteo Grazzini
Matteo Grazzini