Ercole botto Poala

Ercole Botto Poala
Giochiamo d’anticipo

A Shanghai come CEO di Reda ma anche come past president di Milano Unica o di Confindustria Moda: da qualsiasi parte la si ascolti quella di Ercole Botto Poala è un’opinione che pesa.

Intertextile è un momento per fare il punto sul mercato cinese ma anche per parlare del futuro prossimo del tessile italiano, due temi non necessariamente distinti. Quindi si parte dalla Cina e si finisce a Rho, passando dai vari distretti italiani, presenti o assenti a questa edizione del salone cinese.
“Non è un mercato semplice – dice Botto Poala – e non si raccoglie subito il risultato di quello che semini. Il cliente cinese va incontrato in fiera e poi seguito, andando in azienda e instaurando un rapporto diretto per conquistarne la fiducia. Fino al Covid a Intertextile raccoglievamo almeno un cliente in più per edizione, poi c’è stato un rallentamento ed il momento attuale è difficile, ma non si devono abbandonare le posizioni conquistate”.

Quindi la presenza è determinante, magari anche come “squadra” targata Milano Unica: “Per l’edizione Autumn ci conteremo e decideremo se fare il padiglione della fiera – spiega l’imprenditore, ancora con l’occhio da ex presidente – ma ha poco senso fare un’edizione sì e una no perché devi dare un’immagine di continuità ai clienti, che vogliono vederti ogni sei mesi, per questo non capisco chi decide di venire una volta l’anno”.

Il riferimento è, più o meno velatamente, ai colleghi pratesi (“qui c’è spazio per la fantasia e la creatività e mi pare che la moda donna stia crescendo anche in qualità nel post Covid”) e a chi ha timore di investire nel target sbagliato: “Da qui si vede come si sviluppa il nuovo mercato fatto di digitalizzazione, online e abiti su misura – conclude Botto Poala – ma capisco che la barriera della lingua sia un ostacolo per qualcuno che magari non ha un ufficio in Cina. In questo momento il formale ha meno appeal dello sportwear e del casual, per questo ci sono possibilità per tutti”.

Alla fine il discorso cade su Milano Unica: “L’anticipo a gennaio per le Olimpiadi? Perfetto. Io sono un fautore di questa data a prescindere da eventuali concomitanze con altri eventi extra settore. Per me Milano Unica dovrebbe andare subito dopo Pitti Uomo. Scrivetelo!”.

Detto, fatto.

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Matteo Grazzini
Matteo Grazzini