Con una lettera unitaria ai ministri Urso, Giorgetti, Calderone e Pichetto Fratin, Cna Federmoda e Confartigianato Moda hanno richiamato l’attenzione del Governo sulle difficoltà che sta attraversando il sistema moda italiano.
Per le circa 60.000 imprese manifatturiere e gli oltre 600.000 addetti, dopo la pandemia, la guerra russo-ucraina e il conflitto a Gaza sono arrivate le problematiche legate al Mar Rosso. Il tutto in un periodo di sfide legate alle misure europee e nazionali come la Strategia tessile europea, l’ecodesign, la raccolta differenziate.
“Il Governo e il Parlamento, nel corso delle diverse legislature si sono adoperati per sostenere tanti settori. Non possiamo dire altrettanto per la moda, nonostante questa spesso viene utilizzata come vanto della Nazione ed Ambasciatrice dell’Italia nel mondo” puntualizzano le due associazioni.
Cna Federmoda e Confartigianato Moda chiedono strumenti immediati: una moratoria su finanziamenti garantiti ottenuti dalle imprese del settore a partire dal 2020 come i prestiti Sace, la sospensione straordinaria su linee di credito in conto corrente, finanziamenti per anticipi su titoli di credito, scadenze di prestiti a breve e rate di prestiti e canoni in scadenza a cui le aziende hanno avuto accesso a seguito della pandemia.
Poi ancora l’estensione straordinaria della possibilità di ricorrere alla cassa integrazione e definizione di ammortizzatori sociali ad hoc per le imprese artigiane e PMI del settore e un contributo a copertura totale per un primo modulo espositivo per la partecipazione a manifestazioni in Italia ed all’estero con qualifica di fiera internazionale a favore delle imprese artigiane e PMI del settore moda (tessile, abbigliamento, pelletteria, pellicceria, calzature, occhialeria e componenti per la realizzazione delle collezioni) almeno per tutto l’anno 2024 e per il primo semestre 2025.
Tra le altre azioni per la strutturazione di un impianto dedicato allo sviluppo sono state individuate anche la definizione di una misura che agevoli l’inserimento nel settore di nuova tecnologia e strumenti digitali con percorsi formativi ad hoc, sostegno per investimenti nella realizzazione dei campionari e promozione anche tramite strumenti digitali; la progettazione di azioni di supporto alle filiere presenti nei distretti moda, intesi in senso lato, partendo dalla messa a disposizione di strumenti finanziari tesi ad agevolare le aggregazioni d’imprese in forme varie; ed infine azioni di comunicazione verso le giovani generazioni per stimolare l’acquisto di prodotti made in Italy favorendo anche le produzioni attente a sviluppare percorsi di sostenibilità economica, sociale ed ambientale e agevolazioni per l’acquisto di prodotti italiani.