Cravatte

Como, il 2018 brilla più del 2017

Buone notizie dall’Osservatorio Distretto Tessile di Como, che nel corso del suo 26′ appuntamento, ha fatto il punto sull’evoluzione della filiera comasca, aggiornata sino ai primi mesi di quest’anno. L’analisi, curata della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, riguarda l’andamento di lungo periodo del commercio internazionale dei prodotti tipici del tessile comasco (tessuti in seta, in fibre artificiali ed in poliestere) e dei suoi principali utilizzi (camicette e abiti da donna realizzati in questi tessuti).

Emerge che l’Italia riesce a difendere le proprie quote di mercato nel comparto dei tessuti in seta, sebbene in un contesto di forte crescita della Cina e di progressiva sostituzione della seta con altre merceologie. I prodotti italiani mantengono, infatti, una posizione di leadership in Germania e soprattutto in Francia (dove la quota di mercato è del 67%). Anche nel comparto dei tessuti di filamenti artificiali l’Italia riesce a restare competitiva, soprattutto nei mercati core UE (con quote di mercato superiori al 40%), nonostante la penetrazione cinese e turca, soprattutto in Spagna. La concorrenza si fa invece più agguerrita nel mondo dei tessuti di filamenti di poliestere e delle confezioni, con la Cina in fortissima crescita. Da sottolineare, tuttavia, come il mercato cinese stia diventando sempre più importante come acquirente dei prodotti Made in Italy (primo mercato di destinazione degli abiti da donna italiani e quarto per le camicette), a testimonianza dell’elevato potenziale dell’alta gamma su cui è posizionata la produzione comasca.

Anche a causa della crisi della cravattaia c’è un leggero arretramento del fatturato 2017 del distretto tessile di Como (-2,3%), ed anche le esportazioni di prodotti del tessile e abbigliamento della provincia di Como hanno segnato un -2,1%, legato all’andamento negativo dell’abbigliamento (-8,8%) a fronte, invece, di una crescita del 2% delle esportazioni tessili. Da sottolineare il buon andamento delle vendite, per il secondo anno consecutivo, sul mercato spagnolo (+6,3%) e soprattutto in Cina e Hong Kong (+8%). Il 2018 si è avviato con risultati nuovamente positivi sul piano del fatturato. Il miglior dinamismo del mercato, emerso sul finire del 2017, è infatti proseguito anche nel primo trimestre del 2018. Il fatturato è cresciuto del 6,3%, con un incremento che ha interessato sia il tessuto per abbigliamento femminile, che rappresenta la principale delle merceologie comasche (+6,1%), sia l’accessorio tessile (+9,2%), sia la cravatteria (+5,9%).

All’orizzonte si vede una frenata, ma nel 2019, della crescita dell’economia mondiale. “Il distretto tessile comasco, pur in presenza di dinamiche spesso diversificate tra le singole aziende e le singole merceologie, continua ad essere nel complesso molto vivace – commenta Marco Taiana, vice presidente del Gruppo Filiera Tessile di Unindustria Como – e sono tanti gli imprenditori del nostro territorio che ci credono e che sono in grado con determinazione di trovare la strada per continuare ad essere vincenti, interpretando il mercato e spostando l’offerta verso segmenti più premianti, come ad esempio quello della stampa. Il capitale umano, in questa prospettiva, è l’aspetto decisivo: nel 2017 le imprese del distretto hanno assorbito oltre 1300 persone, a testimonianza del dinamismo delle aziende comasche in questa direzione”.

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