Conte of Florence: un futuro ancora incerto

Non ci sono soluzioni certe all’orizzonte per Conte of Florence,  da tempo in difficoltà. Il brand di sportswear è fallito a giugno 2018 ed è in esercizio provvisorio fino al 30 giugno prossimo, l’ultima asta fissata per l’acquisto del brand, con scadenza 9 marzo, è stata di fatto dichiarata deserta. Il bando, pubblicato il 29 gennaio dal Tribunale di Lucca, prevedeva la presentazione di offerte senza incanto, a partire da una base d’asta di 11,2 milioni di euro. Oggetto della vendita erano i beni immateriali, come il marchio, e i beni strumentali, come attrezzature, impianti, macchinari e arredi. Asset cui si aggiungevano le giacenze di magazzino, costituite da materie prime e prodotti finiti, e i contratti di licenza per lo sfruttamento del marchio, di affiliazione commerciale e di leasing.

“Non è stata una sorpresa che la prima asta andasse deserta – ha commentato Franco Galeotti, segretario generale provinciale Filctem-Cgil Lucca – L’auspicio, anche ai tempi di questa calamità naturale a carattere virale che è il Coronavirus, è che a breve venga aperta una nuova procedura competitiva, sempre a lotto unico, a un prezzo inferiore che possa risultare accattivante per qualche investitore”. L’unica alternativa, con il precipitare dell’emergenza in Italia, sarebbe l’eventuale messa in liquidazione dei singoli cespiti.

Un’altra soluzione parrebbe però configurarsi all’orizzonte: potrebbe configurarsi infatti un’operazione di workers buyout da parte della cooperativa Conte Firenze, formata da 22 dipendenti e nata lo ottobre scorso su iniziativa del direttore generale del brand Carlo De Carolis.

Nell’attesa di nuove comunicazioni sappiamo che è stata avanzata al curatore fallimentare Riccardo Della Santina e all’avvocato della curatela Mario Andreucci una richiesta di posticipo della cessazione dell’esercizio provvisorio e, di conseguenza, anche la proroga dell’attuale procedura di cassa integrazione straordinaria.

 

Condividi articolo