L’annullamento ufficiale di Pitti Filati obbliga le aziende italiane a cercare soluzioni alternative alle fiere “materiali”, almeno in Italia.
Il Consorzio Promozione Filati pensa quindi a alternative per il mercato interno e guarda con fiducia ai workshop all’estero, subito dopo l’estate, visto che le aziende, per mostrare le loro collezioni, oltre ad avvalersi dei canali digitali messi a disposizione da Pitti e dallo stesso Consorzio, possono prendere parte a degli incontri commerciali organizzati direttamente sui mercati esteri.
Sarà ripresentato, ma attualizzato con le disposizioni di sicurezza per il Covid, il format delle stagioni precedenti, quest’anno portato avanti direttamente da ICE, in collaborazione con il Consorzio.
“Comprendiamo la scelta di Pitti Immagine – spiega il presidente del Consorzio Promozione Filati Federico Gualtieri – e posticipare a gennaio 2021 e concentrare le energie sulla versione digitale è una risposta congrua per cercare di dare una spinta alla ripresa”.
I workshop esteri avranno postazioni individuali commerciali, uno spazio tendenza per favorire l’incontro con i buyer, approfondimenti audio-video e installazioni/sfilate di outfits completi in maglia funzionali a fornire la piena percezione del valore del prodotto e saranno rivisti per conformarsi alle necessità di sicurezza funzionali a non favorire la diffusione del Covid-19.
Le tappe alle quali il CPF sta lavorando coinvolgono Europa e Asia: Parigi (settembre), Shenzhen e Tokyo (ottobre).