Torna in auge il tema dei Textile Hub e Confindustria Toscana Nord si prepara a partecipare al tavolo nazionale guidato da SMI.
A parlarne, come “European Textile Recycling Hubs (ReHubs)”, è stata Euratex, ponendo un obiettivo in linea con atti di indirizzo fondamentali dell’Unione Europea quali l’European Green Deal e il New Circular Economy Action Plan: la strategia economica che ne emerge è all’insegna di sostenibilità ed economia circolare, con un il tessile in primo piano. Un’impostazione ripresa in Italia dal PNRR-Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che, nel capitolo dedicato all’economia circolare, indica per il tessile l’obiettivo del riciclo totale, da perseguire attraverso “Textile Hubs”.
“Abbiamo colto la rilevanza del messaggio – spiega il vicepresidente di Confindustria Toscana Nord Francesco Marini – e abbiamo avviato, ancor prima del PNRR, una riflessione su opportunità e implicazioni che un Textile Hub italiano potrebbe avere per Prato. Il tavolo nazionale guidato da SMI coordina le operazioni complesse per una struttura che non ha precedenti. CTN si appresta a portare il proprio contributo ai lavori partendo dall’idea generale di una struttura con una doppia valenza: da un lato un centro logistico e di primo trattamento dei materiali, dall’altro un polo di ricerca e sviluppo di nuove tecnologie applicate al riciclo. Potrebbe essere l’impostazione di fondo, che però necessita, prima ancora di essere tradotta in progettualità, di approfondimenti e valutazioni puntuali. Abbiamo quindi avviato un percorso conoscitivo su basi scientifiche, appoggiandoci alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e a Next Technology Tecnotessile”.