Il 2017 è stato, per il tessile abbigliamento, un anno di difficile interpretazione sotto tanti punti di vista: da un lato numeri che sembravano garantire ottimismo, dall’altra qualche calo di appeal e di visitatori alle fiere. Alla fine può essere l’assemblea annuale di Sistema Moda Italia a mettere un punto alla discussione, con i dati preconsuntivi dell’andamento del settore e le previsioni a sei mesi elaborati da Confindustria Moda, che ha rivisto al rialzo le stime sul 2017 pubblicate a giugno: il fatturato è cresciuto infatti del 2,4% a 54,12 miliardi di euro.
Quindi più del +0,6% del 2015 e il +0,9% del 2016, grazie alle esportazioni che nell’ultimo anno sono arrivate vicino a 31 miliardi (+3,5% sul 2016). Confindustria Moda ha elaborato i dati con l’università Liuc riscontrando per il tessile un +1,8% e un +4,7% per l’abbigliamento-moda. Nel complesso, le vendite nell’Ue sono cresciute del 4,1%, mentre al di fuori dell’Unione sono salite del 3,3% (Cina +12,6% e Russia +11,4%).
Tutti numeri che fanno prevedere un 2018 ancora di crescita, con un +2,6% nei primi sei mesi dell’anno per il fatturato. Il tessile dovrebbe crescere del 2,25, la moda del 3% e l’export del 3,1%.