Notizie abbastanza positive arrivano sulla questione Fcm dal tavolo regionale di crisi convocato da Valerio Fabiani alla Regione Toscana: la società di Campi Bisenzio che produce accessori moda è di proprietà della multinazionale Oerlikon, che ha confermato di voler cessare l’attività a Campi, rendendosi però disponibile a supportare il Piano di continuità aziendale e la piena ricollocazione dei lavoratori, gli stessi per i quali era stato avviato il licenziamento collettivo a settembre e da allora in stato di agitazione.
E’ stato quindi firmato un accordo da management Fcm, Confindustria, Fiom Cgil, Fim Cisl, Uilm Uilv, Regione/Arti e Comune di Campi Bisenzio. “L’accordo – dice il consigliere per lavoro e crisi aziendali del Governatore Giani – scongiura i licenziamenti forzosi e prevede uscite incentivate con il criterio della cosiddetta ‘non opposizione’, quindi a titolo volontario e con incentivo economico da parte dell’azienda”.
Accanto alle uscite solo volontarie e con incentivo economico a carico di Fcm, il licenziamento viene sostituito con un ammortizzatore sociale che l’azienda ha già richiesto non appena firmato l’accordo. C’è anche una dote per la ricollocazione dei lavoratori presso altre aziende anch’essa a carico della Fcm, cui si aggiunge una dote pubblica a carico della Regione: un incentivo per la ricollocazione dei lavoratori provenienti da crisi più un ulteriore dote per il rilancio del sito pari a 8mila euro per ogni lavoratore riassunto dall’impresa che re industrializzerà il sito stesso.