Sostenibilità

Filiera della moda, in 50 per ridurre le emissioni

Sono cinquanta le aziende italiane della filiera moda che hanno intrapreso un percorso per ridurre le proprie emissioni di CO2, aderendo al programma 4S Planet che monitora l’impatto su materie prime, energia e logistica.

Un impatto che va dal ritorno della produzione in Italia alla scelta del trasporto navale invece che aereo, dall’installazione di pannelli solari all’elettrificazione dei processi.

“I progetti di decarbonizzazione – spiega Francesca Rulli, ideatrice di 4sustainability e amministratrice di YHub – sono al centro delle strategie virtuose di molti brand e, di conseguenza, delle aziende di produzione che fanno parte della loro filiera. Il primo passo è misurare i consumi totali della fabbrica, dettagliandoli per processo fino alla singola fase o macchinario. Così facendo, è possibile individuare il potenziale di riduzione. Non si tratta solo di installare pannelli fotovoltaici o passare all’energia verde: la vera sfida è ripensare i processi produttivi”.

Quattro le aree di intervento prioritarie: ripensare l’approvvigionamento, innovare macchinari e impianti, convertire le fonti energetiche e trasformare la logistica.

L’impatto delle azioni viene monitorato attraverso il framework 4sustainability e tradotto in un punteggio che va da Basic ad Advanced fino a Excellent. Con l’adozione del passaporto digitale di prodotto (DPP), anche i consumatori potranno accedere – attraverso QR Code – alle informazioni sugli aspetti ambientali del prodotto, incluse le emissioni di gas serra.

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Matteo Grazzini
Matteo Grazzini