Filo al MiCo

Filo si scrive con la doppia V, visite e vivacità

Chiusura all’insegna della positività per Filo: la 61′ edizione del salone ha confermato la bontà delle scelte fatte a suo tempo dagli organizzatori per format e location.

Filo infatti si è riproposto come fiera snella, senza troppi fronzoli e con tanta sostanza, caratteristica questa percepita nei commenti degli espositori e dei visitatori raccolti nei corridoi e negli stand.

Molti i visitatori nel primo giorno con un calo fisiologico nel secondo, clima vivace, attenzione ai vari talk in programma e tanti scambi di informazioni e pareri tra gli addetti ai lavori.

In crescita i visitatori stranieri, come da trend avviato nel post pandemia: presente una delegazione  gestita da Ice e composta da 27 operatori esteri da Francia, Spagna, Portogallo, Ungheria, Turchia, Cina, Danimarca, Tunisia, Corea del Sud, mentre si deve alla collaborazione tra Filo e Regione Piemonte l’arrivo di una delegazione di 10 buyer, provenienti da Belgio, Finlandia, Francia, Germania, Paesi Bassi, Portogallo e Regno Unito.

“Chiudiamo con ottimi risultati – commenta Paolo Monfermoso, responsabile di Filo – e dalle opinioni raccolte fra gli espositori arrivano segnali di soddisfazione per il lavoro svolto nei due giorni di fiera. La presenza di tintorie e associazioni e produttori in rappresentanza del mondo delle fibre naturali e man made è stata particolarmente apprezzata dagli operatori presenti in fiera, proprio perché permette l’avvio di dialoghi fruttuosi fra aziende di diversi step della filiera che possono poi portare a interessanti sviluppi di prodotto”.

L’appuntamento con la fiera è per settembre, 18 e 19, quanto (tutti sperano e credono) il mercato avrà tratto giovamento dalla tornata fieristica di inizio 2024.

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