Gli stand di Première Vision

Francia e Italia più vicine col tessile. Tocca a Texworld e PV

Nel momento storico in cui Italia e Francia appaiono più lontane da quasi cento anni a questa parte iniziano le fiere tessili transalpine che, seguendo due mercati diversi, riescono a portare a Parigi decine di migliaia di persone.

Oggi Texworld, con le sue sorelle e il suo ‘orientamento’ più orientale, domani Première Vision Paris con la sua offerta plurima, dai tessuti al prodotto finito. Ecco quindi che il ruolo della filiera tessile diventa ancora più importante che nel passato e l’attesa per l’andamento dei due saloni cresce.

A Le Bourget hanno aperto i propri battenti sei saloni, Apparel Sourcing, Avantex, Leatherworld, Shawls & Scarves, Texworld e Texworld Denim, in rigoroso ordine alfabetico, che continuano nella strategia dei quattro giorni di fiera. Abbigliamento, tessuti, tecnologia, accessori e jeans per i saloni di Messe Frankfurt, con ampia partecipazione di aziende asiatiche.

Domani a Villepinte tocca a Première Vision, con la sua rodata formula: tre giorni, numeri altissimi di espositori (1777, +3% sul 2018) e visitatori, iniziative collaterali e temi sempre nuovi, dall’ampliamento del Manufacturing al Wearable Lab. Proprio in Leather Manufacturing troverà spazio Cna Federmoda per la promozione della filiera italiana della calzatura e pelletteria con “Manifattura italiana” – The Italian Fashion Supply Chain“.

Saranno esposte le lavorazioni di Bianco Accessori, Calzaturificio Gianross, Icos, Kazed, Pelletteria Ni.Va., Rosso Venezia, Sapaf, Smart Leather e Unipel e sarà inoltre possibile per i visitatori consultare il portale MoodMarket che oggi raccoglie i profili di oltre 250 imprese della filiera moda made in Italy.

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