Appena insediato il nuovo Governo, il presidente dell’Unione degli Industriali della Provincia di Varese, Roberto Grassi, lancia un messaggio chiaro a nome degli industriali del suo distretto. “Se vogliamo davvero rilanciare l’economia dell’Italia, bisogna mettere da parte la politica, intesa come mera e sterile contrapposizione tra partiti e rispettivi leader e rimettere al centro del tavolo la politica economica. Non intendiamo entrare nel merito delle vicende che hanno portato prima alla caduta e poi alla nascita del nuovo Governo, ma oggi più che mai, visto che un Esecutivo c’è, occorre concentrarsi sui provvedimenti da assumere al più presto, se si vuole davvero rilanciare il Paese”.
Una richiesta che certamente accomuna le imprese di ogni parte d’Italia. Entrando nel dettaglio Grassi fa richieste precise: “Sterilizzare gli aumenti dell’Iva, previsti dalle clausole di salvaguardia, è ovviamente importante, ma non può certo bastare. Il Paese ha bisogno non soltanto di una Manovra equilibrata, ma anche di provvedimenti urgenti come la riduzione del cuneo fiscale e il rilancio degli incentivi per l’Industria 4.0; se sarà necessario ricorrere a una Legge di Bilancio in deficit, bisognerà farlo su misure che stimolino la crescita economica e non alimentino l’assistenzialismo. Vogliamo essere altrettanto chiari anche sul tema delle infrastrutture e delle grandi opere, che vanno fatte ripartire subito, comprese le “piccole” opere di manutenzione, a partire da strade e scuole, in grado di rilanciare un settore nevralgico come l’edilizia”.
Altre misure fondamentali richieste da Grassi riguardano gli incentivi alla contrattazione di secondo livello, la defiscalizzazione dei premi di risultato, l’agevolazione dell’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro che non può prescindere da uno stretto dialogo tra mondo della scuola, dell’università e mondo produttivo.
“L’Italia e non soltanto le imprese hanno bisogno di certezze – conclude Grassi – soltanto così potremo creare quel clima di fiducia nel futuro indispensabile per rilanciare davvero la nostra economia. Le indagini congiunturali condotte dal nostro Ufficio Studi in questi mesi del 2019 ci consegnano un quadro dell’economia della provincia di Varese all’insegna di un sostanziale stallo e della mancanza, da parte delle imprese, di aspettative positive per l’immediato futuro. La fiducia si ricostruisce anche attraverso la certezza che incentivi e agevolazioni introdotte un anno non vengano eliminate o tagliate negli anni successivi”.