Se non vivessimo in un momento di guerra e tensioni geopolitiche ai massimi livelli i numeri che arrivano dal Monitor dei Distretti della Toscana di Intesa Sanpaolo sarebbero assai incoraggianti.
Ma il limite temporale è quello del 31 dicembre 2021 e quindi il report appare in parte superato dagli eventi, anche se le indicazioni che emergono sono importanti in termini di fiducia: nel 2021 infatti le esportazioni toscane, grazie a un rimbalzo del +29,1%, hanno toccato i 21,2 miliardi di euro ed hanno più che recuperato i livelli pre-Covid superando di oltre 700 milioni il valore del 2019 (+3,8%).
La Direzione Studi e Ricerche dell’istituto bancario ha rilevato come anche il Sistema moda sia riuscito a riportarsi sui livelli del 2019, ma è la crescita dell’Oreficeria di Arezzo (+23,5%) a guidare la risalita, mentre altre specializzazioni che si collocano più a monte della filiera come il Tessile e abbigliamento di Prato (-4,9% rispetto al 2019) o la Concia e calzature di Santa Croce (-14,9%) sono ancora alla ricerca dei livelli pre Covid. A Prato sorride comunque il meccanotessile (+11,5%).
Gli impatti delle tensioni in corso tra Russia e Ucraina, che rappresentano l’1% dell’export distrettuale toscano, potrebbero impattare più sul Mobile imbottito di Quarrata (3,7%) o nei distretti della meccanica (2,7% per le Macchine per l’industria tessile di Prato).
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