Il gruppo cinese IFF ha presentato il progetto per l’export in Cina a rischio finanziario zero e con assistenza logistica già anticipato alcune settimane fa da La Spola e destinato ad una vasta gamma di aziende, sia della fascia alta che di quella media.
“Il rallentamento dell’economia cinese non fermerà l’export italiano dell’abbigliamento e della moda italiana, che potrebbe raddoppiare nei prossimi 10 anni” ha detto la CEO del gruppo Linda Tong (nella foto) a stampa e aziende italiane del fashion.
“Stiamo cercando marchi con collezioni e stili innovativi – spiega Tong – prodotti di fascia medio alta ma ad un prezzo accessibile, capaci di interpretare i gusti e le esigenze di una nuova classe emergente di consumatori cinesi. Nei prossimi 10 anni questa fascia è destinata a passare da 300 a 600 milioni di consumatori, con la possibilità di comprare prodotti fashion di grande qualità al giusto prezzo”.
IFF sta già selezionando 200 marchi italiani dell’abbigliamento e della moda, proponendo una formula innovativa, ovvero nessun investimento da parte delle aziende italiane; canali distributivi consolidati; apertura di negozi monomarca a costo zero; ordini minimi di acquisto di 500mila euro all’anno; politiche di costante incremento dei volumi di ordine negli anni successivi; monitoraggio online delle vendite in tempo reale; registrazione del marchio in Cina a carico di IFF.
Le aziende, dal canto loro, devo essere non ancora presenti in Cina o senza contratti distributivi in essere; presenti in Cina ma non soddisfatte dei propri partner commerciali; offrire contratti di fornitura della durata di 5 anni; concedere l’esclusiva commerciale per tutto il territorio cinese; garantire i primi ordini a partire da febbraio 2016 per la stagione autunno/inverno 2016/2017.
IFF porterà in esposizione i prodotti della moda italiana in 8 nuovi Fashion Center dislocati nelle più note strade commerciali delle città di Shanghai, Shenzhen, Changsha, Hangzhou, Beijing, Wuhan, Shengyang e Xiamen (prima apertura nel settembre 2016 a Shanghai). All’interno dei Fashion Center troveranno posto 300 distributori cinesi, selezionati da IFF, che esporranno i prodotti italiani per venderli sia al dettaglio che all’ingrosso, come avviene comunemente in Cina. Oltre che centri di vendita diretta, i centri di IFF funzioneranno anche come centrali di acquisto online, per mezzo di una piattaforma di e-commerce. La seconda fase del progetto prevede investimenti in tutto il territorio della Repubblica Popolare Cinese.