Sono nove i casi di successo connessi al Covid-19 per le aziende associate a Pointex, che anche nei giorni della pandemia ha continuato a supportare il mondo del tessile.
Il Polo Innovazione Tessile ha seguito alcuni prodotti legati all’emergenza sanitaria: macchinari, mascherine e tessuti specifici che hanno ottenuto un ottimo riscontro dal mercato. Bianco ha progettato MaskPro, la prima macchina italiana professionale per la produzione di mascherine chirurgiche di tipo I e II; Canclini1925, Flenghi Divise e Fraizzoli, in sinergia, hanno convertito parte delle loro linee di produzione per realizzare una mascherina chirurgica che ha ottenuto un parere favorevole per la produzione dall’Istituto Superiore della Sanità.
La comasca Extris a marzo, in pieno lockdown, sollecitata dalle richieste del Governo, ha iniziato a studiare prodotti di filtrazione ed è nata la mascherina chirurgica SPES c di Tipo IIR ed è iniziato un impegnativo progetto per una nuova gamma di maschere facciali di tipo DPI.
Maglificio Po (di Torino) e Tessitura Pertile (di Chieri) hanno creato la prima maschera chirurgica in puro cotone con filtro SMS sostituibile realizzata da una filiera interamente italiana, in collaborazione con Ahlstrom Munskjo (di Mathi).
Pattern ad aprile ha lanciato una innovativa mascherina ad uso civile chiamata E Mask; Stamperia Alicese invece, col Politecnico di Torino, ha lavorato a una mascherina ad uso sportivo, la Sherpa (nella foto).
Tintoria Finissaggio 2000 ha avviato il progetto #FaiLaDifferenza per mantenere un alto coinvolgimento da parte di tutti gli impiegati e gli operai durante il lockdown. Oltre 30 persone (circa il 40% del totale) hanno partecipato a dieci seminari settimanali, da aprile a maggio, durante i quali hanno collaborato ad analizzare l’organizzazione aziendale (processi, procedure e organigramma), ed hanno suggerito oltre 50 idee di progetti innovativi sui prodotti e sui processi. Dieci di questi sono stati approvati dal Comitato Direttivo e ora sono operativi.
Yanga, azienda specializzata nella produzione di tessile sanitario, ha ideato, prodotto e messo in commercio tre ausili di protezione: una maschera, uno scaldacollo e un guanto. Infine dalla collaborazione tra Zanolo e Fastmed Italia è nato ComVir, un tessuto tecnologico in grado di proteggere da germi, acari, batteri e virus.
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