Un modo per guardare al futuro con fiducia, per non interromprere un progetto di successo inchinandosi alla pandemia e per dare agli studenti coinvolti la possibilità di organizzare al meglio il proprio domani. Tutto questo è la quarta edizione di “E’ di moda il mio futuro” che utilizzerà il web per raggiungere la platea a cui si dedica da sempre.
Il progetto di orientamento dei giovani verso le professioni del tessile, dell’abbigliamento e del calzaturiero, realizzato da Confindustria Toscana Nord su impulso della sezione Sistema moda dell’associazione, sarà quindi una “digital edition” compatibile con le limitazioni imposte dalla situazione sanitaria.
la situazione attuale deve essere percepita come legata a una situazione sanitaria eccezionale
“Anche in questo anno così complesso ci sembra giusto proporre ai giovani il nostro progetto – ha spiegato stamani il presidente della sezione Sistema moda di Confindustria Toscana Nord Maurizio Sarti – perchè vogliamo dare un segnale di fiducia nel futuro del settore e nella sua piena ripresa. Fare orientamento verso le professioni del mondo della moda è una necessità concreta: i giovani che effettuano ora le loro scelte scolastiche si affacceranno sul mondo del lavoro fra tre, cinque anni, o anche di più. E’ importante che la situazione attuale sia percepita come contingente, legata a una situazione sanitaria eccezionale di cui si comincia a intravedere la fine. La moda in tutte le sue declinazioni conoscerà senz’altro una forte ripresa, anche se forse con caratteristiche diverse al pre-covid, e con essa si riproporrà il problema annoso del bisogno delle competenze di personale giovane e aperto al nuovo, in grado di andare a sostituire l’attuale forza lavoro la cui età media è molto elevata”.
Nel distretto pratese nel 2008 i lavoratori del tessile under 40 erano il 42,4% del totale, nel 2019 erano il 27,5%.
Anche per questo la presentazione del progetto è stata accompagnata dall’endorsement delle istituzioni (Comune e Provincia di Prato, Comune di Monsummano Terme e Provincia di Pistoia), da sponsor come Gi Group e da realtà come PTP Moda-Formazione Moda Toscana, la rete guidata dall’Istituto Buzzi che riunisce alcune fra le più importanti realtà formative del territorio nelle discipline del settore moda.
La parte operativa sarà seguita da un gruppo di lavoro costituito in seno alla sezione Sistema moda per occuparsi specificamente di offerta formativa, fabbisogni di professionalità e orientamento e coordinato da Roberta Pecci: “Partiamo dal successo degli anni scorsi – ha detto – e vogliamo dare continuità reinventando in chiave digitale le iniziative svolte negli anni scorsi. Realizzeremo anche quest’anno gli incontri con i ragazzi di terza media alle prese con la scelta delle scuole superiori e con le loro famiglie. Il primo appuntamento sarà proprio con loro sabato 5 dicembre, con una videoconferenza con la psicologa Monica Torsellini, mentre il 12 dicembre conosceranno le scuole di Prato e di Pistoia per la filiera della moda, incluso il meccanotessile, come Buzzi e Marconi di Prato, i licei artistici Brunelleschi di Montemurlo e Petrocchi di Pistoia, l’istituto professionale Sismondi-Pacinotti di Pescia, che si presenteranno attraverso dei video. A gennaio inizieranno invece le attività per i ragazzi delle superiori, con una serie di appuntamenti che continueranno fino a metà febbraio e che prevedono visite virtuali alle aziende. A marzo invece sarà la volta di Gi Group con i suoi webinar incentrati su come cercare lavoro nell’era digitale e sulle competenze richieste post-covid. Speriamo di poter proporre, in primavera, anche i consueti laboratori al Museo del Tessuto”.
Negli ultimi anni è stata fatta la valutazione delle figure tecniche che risultano particolarmente richieste, ovvero periti chimici e tessili, dispositori tessili, esperti nel controllo qualità, sia nel tessile che nella confezione, dove sono ricercati anche grafici e modellisti cad, figura utilissima anche nel calzaturiero”.