Il pessimismo rimane ma un piccolo raggio di sole tra le nubi nere arriva anche su Biella, dove l’indagine congiunturale dell’Unione Industriale Biellese ha rilevato una percentuale di scettici inferiore a quella enorme per il terzo trimestre.
Da ottobre a dicembre, secondo gli imprenditori biellesi intervistati, per il 28,2% (il trimestre precedente era -53,9%) la produzione calerà. Qualche spiraglio viene dall’attesa delle ricadute delle misure messe in campo, unite ai timidi segnali di ripresa dell’economia interazionali.
Percentuale ancora più bassa nel saldo ottimisti/pessimisti sull’occupazione: -16,9% (da -26,5%) ma in crescita sugli ordini totali (-34,7% da -54,7%). Il saldo sugli ordini dall’estero è a -27,9% (era -38,9%).
“Stiamo attraversando un momento complesso – dice Paolo Barberis Canonico, vice presidente Uib con delega all’Economia di Impresa, Sviluppo delle Filiere e Sostenibilità – e i prossimi mesi saranno decisivi. E’ fondamentale agire subito per costruire la ripresa. Sono necessarie scelte difficili, ma non impossibili, orientate ad una visione di sviluppo che metta al centro le imprese. Anche a livello locale, le nostre industrie continuano a dimostrare di essere il motore per fare ripartire l’economia, a partire dalle coordinate che, da sempre, definiscono il distretto: sostenibilità, innovazione e internazionalizzazione”.
Ad aggravare la situazione negli ultimi giorni è arrivato anche il maltempo, che ha causato danni strutturali anche a qualche azienda. “Questo è un Paese – conclude Barberis Canonico – dove i ponti crollano per le mancate manutenzioni ed è inaccettabile. E’ necessario che lo Stato intervenga subito per risolvere in modo definitivo la situazione: senza strade, senza ponti e senza collegamenti non è possibile che le nostre imprese e il nostro territorio riescano a risollevarsi”.
Leave a Comment
Your email address will not be published. Required fields are marked with *