Il tessile da arredamento premiato dai mercati

Piú sorrisi che musi lunghi alla Messe Frankfurt che, dopo aver celebrato ieri la festa degli espositori con un vivace e colorato happening, ha riaperto stamani le porte di Heimtextil ai visitatori in arrivo da tutto il mondo. In attesa della chiusura di domani e dell’arrivo dei numeri ufficiali nei padiglioni si continua a lavorare con appuntamenti e presentazioni di campionari.

Al ritorno a Francoforte dopo tanti anni di assenza Limonta, nel cui stand Davide Malagutti e tutto lo staff seguono il lancio, proprio ad Heimtextil, di Coex (nella foto), la prima e unica fibra di origine vegetale totalmente ignifuga, frutto di anni di studio e ricerca di due aziende italiane che da cinquant’anni operano nel settore tessile: Zanolo Spa e Torcitura Padana Spa. Limonta280

“Siamo a Francoforte per incontrare i tanti che ci conoscono – dice Malagutti con sullo sfondo le nuove collezioni di tessuti viscosa lino Coex Naturally Safe in 84 colori – ma anche per cercare nuovi clienti e nuovi mercati. L’articolo che presentiamo merita l’attenzione dei clienti, chi ne capisce le qualitá non fa del prezzo una discriminante. Per quanto riguarda il settore del tessile da arredamento non ho percepito una vitalitá particolare rispetto ad altri settori ma qualche segnale positivo lo vediamo”.

Ampio e colorato lo stand della Binitex, al debutto a Francoforte: “Abbiamo scelto questa fiera – dice Arianna Pieraccini (nella foto a sinistra) – perché dopo anni in cui c’era stato un calo di appeal e di presenze adesso si presenta molto bene, l’ambiente é curato, l’organizzazione ottima e per noi che Pieraccini280abbiamo l’80% di mercato all’estero ha un forte carattere internazionale; in questi giorni sono passati malesi, americani, inglesi, francesi, spagnoli, australiani e neozelandesi”.

Un po’ meno d’accordo su alcuni temi é Simone Pini di Redaelli Velluti che, in uno stand congiunto con Ratti comunque molto animato – preferirebbe altre tipologie di spazi: “L’Italia deve avere un suo padiglione unico, che raggruppi tutti gli espositori – spiega – perché cosí siamo divisi sui due piani del 4 mischiati ad altre aziende di altri Paesi. Abbiamo i numeri e la qualitá per stare da soli, sennó rischiamo di avere gli stessi clienti che vediamo a Proposte e non é quello che cerchiamo venendo a Francoforte, dove portiamo anche prodotti diversi e mirati ad una clientela diversa, compresi tessuti tecnici come i fono-assorbenti o un’intera linea dedicata ai tessuti da teatro adatta al contract. Per quanto riguarda Ratti abbiamo unito gli spazi, cosa che a Proposte non possiamo fare, perché la propietá é la stessa e lavoriamo in sinergia sulle stampe pur avendo mercati diversi. Il 2015 é stato un anno positivo, abbiamo raddoppiato le cifre come l’anno precedente, anche perché purtroppo partivamo da posizioni molto basse”.

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